Secondo gli ultimi dati forniti da Banca d'Italia, il debito pubblico italiano è arrivato a 2.948,5 miliardi di euro. Un record che entro la fine dell'estate supererà anche la soglia psicologica dei 3mila miliardi. Davanti a questa cifra, il Governo Meloni ha preferito rimanere sostanzialmente in silenzio. Ma è evidente che i margini di manovra si facciano sempre più sottili. Anche perché bisogna rispondere a una domanda: come si fa a gestire una montagna di debito come quello profilato da Palazzo Koch? Tag24.it l'ha chiesto a Carlo Benetti, uno dei massimi esperti italiani di mercati finanziari, ora Market specialist di Gam Investments, un gruppo che si occupa di gestione patrimoniale con sede a Zurigo.
Ieri, alla notizia del nuovo record del debito pubblico italiano, prossimo ad oltrepassare la soglia psicologica dei 3mila miliardi di euro, il Governo è rimasto sostanzialmente in silenzio anche perché secondo le stime che aveva indicato nel Documento di economia e finanza (Def), la soglia dei 3mila miliardi doveva essere toccata solamente nel 2025. Una differenza non da poco tenendo conto che nel 2023 l'Italia ha speso circa 78,6 miliardi solo di interessi sul debito pubblico (il 3,8% del Pil). E che Palazzo Chigi aveva già messo in conto che questa cifra sarebbe salita alla percentuale rispetto al Pil del 3,9% quest'anno, del 4% nel 2025, del 4,1% nel 2026 e del 4,4% nel 2027. In soldoni: solo per pagare l'interesse sul debito, le prossime leggi di Bilancio dovranno essere varate tra lacrime e sangue. Così, ieri, 16 agosto, ha avuto gioco facile chi, tra le fila dell'opposizione, si è già si è spinto a dire che pagheremo 100 miliardi di interessi l'anno. Ma tant'è: la spada di Damocle del super debito che l'Italia si porta appresso almeno dagli anni Ottanta, come si potrà gestire?
Carlo Benetti, uno degli osservatori italiani più attenti del panorama economico-finanziario, alla domanda se e come se ne può uscir vivi dal super debito italiano, contattato da Tag24.it, l'ha messa così:
Che significa? Secondo l'analista di Gam, che davanti all'Italia non c'è alcun bivio, ma solo una strada da percorrere:
Il classico cane che si morde la coda a tutto danno delle generazioni future.