L'incentivo della Transizione 5.0 si può perdere quando si apportino modifiche rispetto al progetto originario. È una delle novità spiegata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) nella circolare operativa pubblicata il 16 agosto 2024. Cambiare in corsa il piano degli investimenti dunque, rispetto a quanto previsto inizialmente, può comportare la perdita del bonus 5.0 nel caso in cui dette modifiche rientrino tra quelle considerate sostanziali.
All'interno della circolare sono contenuti i parametri esatti di cosa si possa considerare come "modifica sostanziale". Le differenze devono emergere da quanto si prevede nella certificazione preventiva (ex ante) rispetto alla certificazione di completamento (ex post) del progetto presentato per ottenere fino al 45% di credito d'imposta.
Investimenti e copertura delle spese con il bonus Transizione 5.0 a rischio nel caso in cui l'impresa richiedente i crediti d'imposta apporti modifiche sostanziali alla comunicazione ex ante di certificazione preventiva. Si tratta del Piano di investimenti di beni materiali e immateriali presentato e sul quale il certificatore abbia inserito le percentuali di efficientamento energetico che comportano una maggiore o minore, qualora ammissibile, aliquota di bonus.
Nella circolare emanata pochi giorni fa dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per fornire indicazioni operative alle imprese interessate agli incentivi della Transizione 5.0, si elencano quelle che possono essere considerate come "modifiche sostanziali", cause di possibile perdita dei crediti d'imposta.
Nel dettaglio la circolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, elenca quali modifiche sostanziali del Piano degli investimenti della Transizione 5.0:
Tali parametri entrano in gioco, dunque, nel caso di introduzione di modifiche al progetto di innovazione rispetto a quanto inserito nella certificazione ex ante rilasciata per la valutazione indipendente nella fase di prenotazione degli incentivi.
Delle modifiche dovrà essere data evidenza in fase ex post, in sede di presentazione della certificazione a investimenti già effettuati. Quelle sopra elencate sono le modifiche sostanziali che mettono a rischio l'ammissibilità delle spese e, pertanto, la fruizione del credito d'imposta.
Eventuali modifiche non sostanziali intervenute nel progetto di investimento dell'impresa sulla richiesta degli incentivi della Transizione 5.0 devono essere dichiarate nella Certificazione ex post, resa ai sensi del D.P.R. 445 del 2000 e degli articoli 359 e 481 del Codice penale.
Nel dettaglio, nel riquadro delle asseverazioni effettuate circa i contenuti del progetto, al punto 4 si fa riferimento alle "Indicazione di eventuali modifiche al progetto di innovazione", con necessità di scegliere tra una delle due opzioni:
Gli ulteriori passaggi ai quali prestare attenzione in fase di ottenimento dei crediti d'imposta della Transizione 5.0 riguardano, in particolare: