A giorni verrà pubblicato un libro dedicato ad una tematica accademica molto attuale e rilevante: l’Integrated Reporting.
Integrated Reporting: una disamina sull’evoluzione della reportistica aziendale non è altro che un progetto di ricerca che sarà discusso tra qualche giorno presso il Dipartimento di Economia Aziendale e Management dell’Università di Pisa. Il volume è stato scritto da Jacqueline Facconti, Senior Business Writer di Tag.24 by Università Niccolò Cusano di Roma e Dottoressa Magistrale in Strategia, Management e Controllo. Si tratta dell’undicesimo libro scritto dalla redattrice, la quale discuterà il progetto di ricerca dinanzi ad una Commissione costituita da Professori Ordinari dei tre atenei universitari toscani.
Nel corso degli ultimi anni il tema della reportistica aziendale ha subito molteplici cambiamenti: nell’agone internazionale le aziende hanno necessità di distinguersi dai competitors e le esigenze degli shareholders e degli stakeholders sono mutate. I portatori di interessi hanno necessità di informazioni di natura non solo squisitamente economico-finanziaria. Recenti studi accademici mostrano i limiti del financial reporting e spingono sempre di più i ricercatori a comprendere quali siano le dimensioni della performance aziendale.
L’Integrated Reporting è uno strumento di comunicazione aziendale che consente di fornire una visione olistica sulla capacità dell’impresa di creare valore nel medio-lungo termine, venendo a superare i limiti del financial reporting. Elemento cardine dell’Integrated Reporting è il pensiero integrato attraverso il quale l’azienda è in grado di comprendere le cause della performance aziendale e attraverso il quale è possibile collegare la performance alla corporate strategy.
Il valore aziendale si estende oltre il mero concetto di profit e vengono ad assumere rilevanza anche altre due parole chiave: sustainability e intangibles. Una performance che rappresenta l’impresa nella sua complessità non si sofferma solo sui risultati economico-finanziari. Con il tempo sono stati introdotti nuovi sistemi di misurazione di reportistica aziendale, che prevedono l’utilizzo di misure non financial, oltre a quelle squisitamente economico-finanziarie. L’introduzione del bilancio sociale, dell’IC Reporting e del report di sostenibilità hanno finito per essere dei semplici allegati del bilancio tradizionale.
La vera esigenza è quella di integrare le misure economico-finanziarie alle non financial information. Da ciò è nato l’One Report o Integrated Reporting proposto dall’International Integrated Reporting Council (IIRC). Tale strumento è in grado di fornire una visione a 360 gradi sulla capacità dell’azienda di creare valore. In Italia l’IR è entrato in vigore a seguito del recepimento del Decreto Legislativo n.254 del 30 dicembre 2016, il quale prevede la comunicazione di informazioni non finanziarie da parte delle aziende di grandi dimensioni e da parte degli enti di interesse pubblico. Il provvedimento, entrato in vigore il 25 gennaio 2017, recepisce la Direttiva comunitaria 2013/34/UE.
Le finalità del progetto di ricerca sono rispondere a differenti gap: quali sono le ragioni che portano le aziende ad implementare l’Integrated Report, quali sono i vantaggi e quali sono i limiti che possono derivare dall’introduzione dell’integrated reporting. Per rispondere a tali quesiti è opportuno ricorrere ad una metodologia qualitativa, che consente di costruire un campione non casuale e di pervenire ad una narrazione descrittiva, arricchendo la letteratura accademica attuale.
Il libro Integrated Reporting: una disamina sull’evoluzione della reportistica aziendale sarà disponibile tra qualche giorno in tutte le migliori librerie (anche indipendenti e storiche): Feltrinelli, Mondadori, Unilibro, Ibs e tantissime altre.