La Fiera delle Illusioni (titolo originale Nightmare Alley) è un film del 2021 diretto da Guillermo del Toro, basato sul romanzo omonimo di William Lindsay Gresham.
Il film segue la storia di Stanton Carlisle, interpretato da Bradley Cooper, un giostraio che diventa un abile mentalista. Dopo aver raggiunto il successo, Stan si allea con la psicoanalista Lilith Ritter (Cate Blanchett) per truffare i ricchi e potenti.
Tuttavia, la sua ambizione e la sua sete di potere lo portano a un tragico epilogo.
La Fiera delle Illusioni è un’opera che si basa sull'inganno, sull’ambizione e sulla redenzione, lasciando lo spettatore con un senso di inquietudine e riflessione sulla natura umana.
Nightmare Alley, La Fiera delle Illusioni, diretto da Guillermo del Toro, si distingue come un'opera unica nella filmografia del regista, priva degli elementi soprannaturali che di solito caratterizzano la sua visione artistica.
Questo film noir, immerso nel mondo reale, scava nelle profondità dell’animo umano, e rivela un lato oscuro che lo rende probabilmente il lavoro più cupo di del Toro fino a oggi.
Protagonista della storia è Stanton "Stan" Carlisle, interpretato da Bradley Cooper, un uomo solitario e senza radici che finisce per lavorare in un luna park itinerante.
Qui, Stan apprende – o meglio, ruba – un numero di mentalismo da una coppia di anziani artisti (Toni Collette e David Strathairn), affinando l’arte di leggere le menti con l’inganno e la manipolazione. Con la sua nuova abilità in tasca, Stan si lancia verso New York, dove si costruisce l'immagine di uomo misterioso e carismatico, in questo modo cattura l’attenzione delle folle.
Ma il vero pericolo arriva sotto forma della brillante e seducente psichiatra Lilith Ritter, interpretata magistralmente da Cate Blanchett.
Stan e Lilith si attraggono come calamite, in un gioco di potere e seduzione che si trasforma in una spirale di inganni e tradimenti. Lilith non è solo un’avversaria intellettuale; è una manipolatrice che gioca con la psiche di Stan, portandolo sempre più in profondità nel proprio abisso.
Ogni scelta di Stan lo conduce verso un destino ineluttabile, in un crescendo di tensione e ambizione sfrenata che culmina in un finale devastante, che colpisce come un pugno allo stomaco e si insinua nella mente dello spettatore, lasciandolo incapace di dimenticare.
Benicio del Toro ci regala un capolavoro di oscurità umana, un’opera che riflette sulle menzogne che raccontiamo a noi stessi e sul prezzo della nostra stessa ambizione.
In La Fiera delle Illusioni Guillermo del Toro ci guida attraverso la discesa di Stanton Carlisle (Bradley Cooper), un truffatore brillante che, dopo aver raggiunto il successo a New York come mentalista, entra in una pericolosa collaborazione con la psichiatra Lilith Ritter (Cate Blanchett).
Lei, intuendo la natura ingannevole di Stan, lo manipola, fornendogli informazioni sui suoi potenti pazienti. Questo lo porta a scontrarsi con l’enigmatico e pericoloso Ezra Grindle (Richard Jenkins), un uomo ossessionato dal suo passato oscuro.
Quando una truffa per evocare la defunta amante di Grindle va terribilmente male, Stan perde il controllo e finisce per uccidere brutalmente Grindle, costringendo la sua partner Molly (Rooney Mara) ad abbandonarlo.
Stan, disperato, si rivolge a Lilith, ma scopre di essere stato ingannato anche da lei: la psichiatra gli ha sottratto tutti i soldi e lo ha manipolato per tutto il tempo, dimostrandosi una femme fatale letale e astuta.
Fuggendo da Lilith, Stan precipita in una spirale di autodistruzione e finisce senza un soldo e alcolizzato. Alla fine, accetta un lavoro degradante in un luna park. Cosi diventa esattamente ciò che ha sempre disprezzato.
In un amaro colpo di scena, Stan capisce che è sempre stato destinato a questa vita miserabile, e questo chiude il cerchio della sua tragica parabola di ambizione e inganno.
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