Per Ilaria Salis è stata un'estate di riposo. "Ne avevo proprio bisogno" dice l'eurodeputata di Sinistra Italiana e Verdi in un video pubblicato sui social network ai primi di agosto. E' in montagna e in mezzo agli alberi spiega: "il carcere, l'attenzione mediatica e le centrifughe di Bruxelles e Strasburgo mi stanno prendendo tantissime energie e adesso ho bisogno di un attimo di raccoglimento".
E così si eclissa nella natura, nella pace delle vallate, nonostante, spiega, "io riceva continuamente inviti e messaggi". Ha necessità di staccare, di riprendersi da non si sa quali fatiche e trascorre un'estate in totale relax. E' di questi giorni la foto pubblicata su X dal padre di Ilaria Salis, Roberto, che lo ritrae insieme alla figlia a bordo di un'imbarcazione nello splendido mare della Sardegna, sorridenti, riposati. Un'immagine che ha suscitato molte polemiche e il post è stato inondato di critiche e commenti poco pro Salis.
Tra una passeggiata in montagna e un tuffo nelle acque cristalline l'eurodeputata è riuscita a trovare il tempo per visitare un paio di carceri italiani. Del resto lo ha spiegato nei suoi video social: sarà al servizio dei detenuti per il miglioramento delle loro condizioni. Lei in quello ungherese ha sofferto molto e vuole battersi per tutti gli altri.
La ricetta per il sovraffollamento è presto servita: "Abolire tutti i carceri minorili italiani. A cominciare dall'istituto Beccaria".
La soluzione non ha trovato l'appoggio degli utenti, anzi l'hanno considerata di cattivo gusto dopo la strage di Paderno Dugnano che ha visto un diciassettenne uccidere i genitori e il fratellino.
Ilaria Salis estrae dal cilindro il rimedio più giusto per risolvere il problema delle condizioni delle carceri italiane, del sovraffollamento e della rieducazioni dei detenuti minorenni: "Chiudere il Beccaria, abolire tutti i carceri per minori".
Lo slogan è il titolo di un post pubblicato sui vari social dell'eurodeputata nel quale spiega la sua personale soluzione alle criticità ormai ataviche che riguardano gli istituti penitenziari italiani:
"Il Beccaria di Milano, come tanti altri, è infatti un vero disastro. Le problematiche sono molteplici: dalla carenza di mediatori culturali alle strutture fatiscenti, dalla mancanza di adeguati programmi di reinserimento alla violenza usata come strumento di gestione. Non possiamo dimenticare le immagini del brutale pestaggio di un detenuto quindicenne da parte di più agenti di polizia penitenziaria, avvenuto lo scorso marzo".
Per questo il trucco aggiusta tutto è:
"Le condizioni attuali sono inaccettabili e l'istituto non può continuare a operare in queste condizioni. Deve essere chiuso il prima possibile. Così come si dovrebbe procedere verso l’abolizione di tutte le carceri minorili".
La Salis continua e conclude:
"Con la chiusura di sempre più comunità per minori e la riduzione delle reti territoriali di assistenza e protezione dovute al sistematico sottofinanziamento pubblico, le opportunità per percorsi alternativi alla detenzione stanno diminuendo drasticamente. Soprattutto per tutti quei ragazzi che già in partenza hanno meno possibilità. Di conseguenza, la detenzione, anziché essere intesa come extrema ratio, diventa la soluzione normale, una scelta peraltro incentivata dagli ultimi decreti governativi che hanno ampliato la possibilità di ricorso alla custodia cautelare in carcere. Anziché andare avanti, andiamo indietro. Invertiamo la rotta!".
Finisce così il post, senza una proposta, senza un piano o un progetto. Dall'alto della sua esperienza ci saremmo aspettati di più, almeno uno straccio di suggerimento, un consiglio.
Niente, solo: "Chiudete i carceri per minorenni".
Così sono capaci tutti. Chissà se questa illuminata soluzione verrà presentata a Bruxelles!.
Chiudere il Beccaria, abolire tutti i #carceri per minori
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) September 3, 2024
È notizia di qualche giorno fa, 1° settembre, la rivolta al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Non è un fulmine a ciel sereno, ma l'ennesima notte burrascosa di una tempesta che non può placarsi.
L'Istituto… pic.twitter.com/PYcDAuhB7H
Alle persone non è andata giù la tempistica del post. Arriva dopo lo sterminio della famiglia Chiaroni per mano del figlio più grande Riccardo, 17 anni. "Per me stai passando il limite", "Sì una medaglia al diciasettenne che ha sterminato la famiglia", "Un europarlamentare che ha il coraggio di dire queste cose", "Aboliamo anche i reati allora", sono tra i commenti che sono apparsi sui social nei confronti dell'europarlamentare Avs Ilaria Salis.