Si potrà cumulare il credito d'imposta delle Zone logistiche semplificate (ZLS) 2024 con il bonus 4.0 per gli investimenti delle imprese. Ma l'incentivo sui progetti di investimento della ZLS non potrà agevolare le spese della nuova Transizione 5.0. È quanto si apprende dalla nuova misura approvata in questi giorni, la Zona logistica semplificata, che consente di ottenere il credito d'imposta fino al 35% delle spese ammissibili tra impianti, attrezzature, macchinari, terreni e fabbricati strumentali all'attività dell'azienda richiedente.
Per la presentazione delle domande si dovrà attendere il prossimo 12 dicembre, ma la finestra temporale delle spese andrà dal giorno 8 maggio al 15 novembre prossimo, data di chiusura degli investimenti anche della Zona economica speciale (Zes) Unica.
Rispetto a quest'ultima, che incentiva con il credito d'imposta gli investimenti delle regioni del Sud Italia, la Zona logistica semplificata (Zes) consente di agevolare gli investimenti delle imprese situate in zone (quelle del Centro e del Nord Italia) che presentino i parametri dei territori sviluppati, nonché situate in zone di aree portuali. Ad oggi, le due ZLS esistenti sono quelle della zona veneta del Porto di Venezia, Rodigino, e la ZLS del Porto e del Retroporto di Genova.
Si potrà ottenere fino al 35% di credito d'imposta sulle spese effettuate per gli investimenti delle imprese di tutte le dimensioni presentando domanda dal 12 dicembre 2024 al 30 gennaio 2025 della Zona logistica semplificata (Zes). Si tratta di una misura che incentiva investimenti quali l'acquisto di impianti, attrezzature, macchinari, terreni e fabbricati strumentali (questi ultimi nel limite del 50% del totale del progetto di spesa) effettuati dall'impresa richiedente tra l'8 maggio e il 15 novembre 2024.
Alla misura sono ammesse tutte le imprese delle Zone logistiche semplificate, purché non operanti in specifici settori che verranno elencati dal bando operativo. Ad esempio, le imprese operanti nel trasporto o nell'industria siderurgica non avranno accesso a questa misura di incentivo. Occorrerà controllare il Codice Ateco per verificare l'ammissibilità o meno dell'impresa ai crediti d'imposta in base al settore di produzione.
Le spese rientranti nella Zona logistica semplificata (ZLS) produrranno il credito d'imposta pari al 15% delle spese per le imprese di grandi dimensioni. Per quelle di medie dimensioni, il credito è aumentato fino al 25%, mentre per le piccole imprese il bonus sale al 35%.
Si potrà richiedere un contributo minimo di 200mila euro per arrivare a un progetto di investimento fino ai 50 milioni di euro. Per l'invio della domanda, tuttavia, occorrerà attendere l'apertura della finestra temporale (e della piattaforma telematica dell'Agenzia delle entrate) del 12 dicembre 2024. Fino alla fine di gennaio 2025 si potrà richiedere il credito d'imposta da utilizzare in compensazione mediante l'utilizzo del modello f24 dell'Agenzia delle entrate.
Attenzione, infine, alla possibilità di cumulare il credito d'imposta ottenuto mediante la Zona logistica semplificata (ZLS) con altre misure di incentivo delle spese. Infatti, il bonus si può cumulare, in regime de minimis, con gli altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto gli stessi costi ammissibili agli incentivi. La condizione da rispettare è quella di non superare l'intensità dell'aiuto o di non eccedere con gli importi rispetto ai tetti consentiti dalla normativa europea di riferimento.
Pertanto, il cumulo deve rientrare nei limiti della percentuale massima ottenibili per l'area di riferimento. Entro il 100% della spesa prodotta (e non oltre), dunque, il credito d'imposta della Zona logistica semplificata si può cumulare con gli aiuti di Stato legati al bonus 4.0, ma non con la nuova Transizione 5.0.