Oggi, 9 settembre 2024, Mario Draghi ha presentato a Bruxelles il Rapporto sul futuro della competitività europea: un lavoro che gli ha chiesto di fare la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, giusto un anno fa. Per l'ex Governatore della Bce nonché ex premier italiano, l'Europa deve voltare pagina: "Serve un cambio radicale perché l'Unione continui ad esistere". E per sostanziarlo, serve investire dai 750 agli 800 miliardi di euro in più ogni anno sul fronte dell'innovazione, del passaggio all'economia green e della sicurezza. Una ricetta impegnativa, ma che in Italia ha già compiuto un mezzo miracolo: ha messo d'accordo Partito Democratico e Forza Italia. Gli esponenti di questi due partiti, infatti, si sono detti d'accordo su quanto prospettato da Draghi. Una prova che a livello europeo la grande coalizione Ppe-Pse-liberali e Verdi può reggere ancora. Ma anche la testimonianza che in Italia il nome di Mario Draghi continua a raccogliere consensi bipartisan.
Il rapporto presentato oggi da Mario Draghi, ovviamente, non si limita a elencare i problemi da affrontare: ma propone anche delle soluzioni. E quindi, in primo luogo, per l'allievo di Federico Caffè, bisogna superare il rallentamento della crescita della produttività colmando il divario di innovazione, in particolare con Stati Uniti e Cina. In secondo luogo, per abbassare i prezzi dell'energia e cogliere le opportunità industriali della decarbonizzazione, l'Europa ha bisogno di un piano congiunto per la transizione green e la competitività. Questo piano deve garantire anche una leadership sulle tecnologie che la permetteranno: senza un coordinamento delle politiche, per Draghi, c'è il rischio che la decarbonizzazione possa andare contro la competitività e la crescita.
Il primo a commentare positivamente il report di Mario Draghi è stato il responsabile economia della segreteria Schlein, Antonio Misani:
Anche Forza Italia non ha mancato di sostenere il lavoro compiuto da Mario Draghi. Deborah Bergamini, vicesegretaria nazionale del partito, l'ha messa così:
Poi Bergamini, magari pensando al futuro ruolo del commissario italiano Raffaele Fitto, ha sottolineato: