Cifre sempre più al ribasso sul superbonus in questo 2024, sia per quanto riguarda il quantitativo di lavori effettuati e delle agevolazioni dell'ex 110% ottenute, che per gli importi degli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico eseguiti. Le informazioni riguardano soprattutto i condomini, ma anche gli immobili unifamiliari e quelli funzionalmente indipendenti.
I dati più aggiornati arrivano dalla rilevazione mensile dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) e riguardano il periodo temporale fino alla fine del mese di agosto 2024.
Più nel dettaglio, sono diminuiti il valore medio dell'investimento dei lavori e le asseverazioni degli edifici. Aumenta, ma a piccolissimi passi rispetto all'andamento registrato fino a marzo scorso (ultimo mese prima dell'entrata in vigore del decreto 39 del 30 marzo 2024 che ha bloccato, in via definitiva, sconti in fattura e cessioni di crediti d'imposta), il totale della spesa statale della misura del superbonus, nonché il totale di quanto ammesso a detrazione fiscale.
Numeri sempre più bassi e, in certi casi, irrisori per il superbonus nella versione di gran lunga depotenziata di quest'anno, soprattutto per i lavori effettuati a partire da aprile 2024. Gli ultimi dati messi a disposizione da Enea e riferiti al mese di agosto 2024 parlano dell'apertura di poche centinaia di nuovi cantieri del superbonus, quasi tutti riguardanti i condomini. Si tratta di numeri irrisori rispetto, ad esempio, al periodo estivo dello scorso anno. Tra luglio e agosto del 2023 erano stati asseverati 3.000 nuovi fabbricati con lavori agevolati dal superbonus.
Se i nuovi interventi di riqualificazione e di efficientamento energetico salgono di poche centinaia di unità al mese, il conto totale del costo del superbonus si incrementa al ritmo di piccolissimi passi. Per il solo ex bonus 110% (che, nel 2024 assicura l'agevolazione del 70% e nel 2025 scenderà ulteriormente al 65%), si contano 122,99 miliardi di euro di valore dei lavori, effettuati su un totale di 496.315 fabbricati. Il totale degli investimenti è stato pari a 119,5 miliardi di euro, mentre è arrivato alla conclusione un totale di lavori per 112,4 miliardi di euro.
La percentuale di chiusura degli interventi sale, dunque, al 96,1 per cento. Andando nel dettaglio della tipologia di fabbricato che subisce i lavori agevolati dal superbonus, a prevalere sono i condomini - peraltro rimasti da soli a trainare il settore, dopo la chiusura il 31 dicembre scorso della possibilità di agevolare i lavori sulle villette - con 77,75 miliardi di euro di interventi ammessi al superbonus.
Sui lavori nei condomini c'è da registrare la percentuale del 95% di chiusura dei cantieri, un'aliquota che può considerarsi stabile da sei mesi a questa parte. Ciò significa che il settore sta accusando l'affanno della mancanza di risorse finanziarie, sia dal lato committenti (i condomini che devono anticipare le spese senza rientrare subito delle uscite con lo sconto in fattura o con la cessione dei crediti, come avveniva prima), sia dal lato delle imprese dei lavori, a corto di liquidità e molte impossibilitate ad arrivare alla conclusione dei cantieri.
Per dovere di informazione, le villette hanno impegnato risorse del superbonus per 27,91 miliardi di euro, il 23,9 per cento del totale degli interventi del top dei bonus edilizi, con una percentuale di completamento pari al 98,4 per cento.
Infine, la situazione stagnante del superbonus si sta riversando anche sul valore degli investimenti, con una caduta delle cifre. Di media, al 31 agosto 2024 la spesa media per i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico dei condomini risulta essere pari a 592.437 euro, rispetto ai 592,7mila euro medi della rilevazione precedente. Di media, in definitiva, per un intervento su un condominio si devono impiegare circa 600mila euro.
Per quanto riguarda, invece, la spesa per i lavori su edifici unifamiliari, si arriva a 117.170 euro, mentre per le unità funzionalmente indipendenti si devono spendere, di media, 98.262,90 euro.