16 Sep, 2024 - 17:13

Salvini-Open Arms, Crippa attacca la magistratura e i Cinquestelle: il motivo |VIDEO

Salvini-Open Arms, Crippa attacca la magistratura e i Cinquestelle: il motivo |VIDEO

La Lega unita e compatta con Matteo Salvini. A tenere banco, neanche a parlarne, non è certo la futura manovra o quanto sta accadendo in Europa e di conseguenza in Italia, bensì la richiesta dei Pm palermitani sul caso Open Arms nei confronti di Matteo Salvini, oggi ministro delle Infrastrutture, ma all'epoca dei fatti, si parla del 2019, era Ministro dell'Interno e anche vice-Premier del governo guidato da Giuseppe Conte, in sostanza impedì che una nave con 147 profughi potesse attraccare al porto di Lampedusa.

"La richiesta dei magistrati di Palermo è un atto di politica vera e propria, si tratta di una magistratura ad orologeria, una cosa che avviene in paesi tipo Venezuela o Colombia, una roba da regimi comunisti", sono le parole del vice-segretario federale della Lega Andrea Crippa. Si tratta di una vicenda che andò avanti per giorni e giorni, con discussioni interne anche nel Governo, alcuni di quei 147 profughi, considerando che la situazione all'interno della nave stava diventando insostenibile, si gettarono in mare. Fu un caso politico e anche un problema a livello internazionale.

Alla fine i profughi sbarcarono ma fu una telenovela imbarazzante e per certi versi anche tragica per alcune persone, tra cui ben 32 minori, che non se la passarono bene. Per quei fatti il leader della Lega è sotto processo dall’aprile 2021, accusato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio. E ora è arrivata anche la richiesta dei pm palermitani a sei anni di carcere. Apriti cielo.

Salvini-Open Arms, Crippa: "Se la richiesta dell'accusa verrà confermata, ne faremo una battaglia politica..."

Una richiesta che ha provocato un terremoto all'interno della Lega che ne ha fatto subito un caso politico. Matteo Salvini ha convocato d'urgenza il consiglio federale della Lega, con un punto all'ordine del giorno che è tutto un programma: "Iniziative della Lega per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche".

Il vice-segretario della Lega Andrea Crippa ci va giù pesante e non intende arretrare di un millimetro, difendendo il suo leader in tutto e per tutto: "Se dovesse essere confermata la richiesta dell'accusa, allora a quel punto ne faremo anche una battaglia politica (c'è da chiedersi ora cosa sia ndr) e saremo pronti a difendere il leader che, all'epoca, era stato votato da milioni e milioni di persone". Il deputato leghista e braccio destro di Matteo Salvini va anche all'attacco dei Cinquestelle che in quel periodo erano al governo con i leghisti: "Eravamo in un governo con loro presieduto da Giuseppe Conte e mi sarebbe piaciuto che qualcuno di loro dicesse qualcosa, visto che all'interno di un governo, le scelte si condividono, ma da parte loro c'è silenzio".

In realtà, quella mossa di Salvini spaccò il governo con Conte che scrisse una lettera accorata proprio allo stesso Salvini. Da lì a poco, il governo cominciò a scricchiolare di brutto e alla fine cadde, non certo per quell'episodio, ma di sicuro contribuì a incrinare i rapporti, anche perché due ministri come Toninelli e Trenta non controfirmarono il decreto imposto dallo stesso Salvini per tenere bloccata anche la nave. Una situazione paradossale che adesso sta coinvolgendo un altro governo che con quello del 2019 non solo non c'entra nulla ma è esattamente all'opposto, nonostante ci fosse la Lega.

AUTORE
foto autore
Daniele Magliocchetti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE