Una nomina che crea sempre più trambusto. E divisioni. Oltre alla questione Grillo-Conte e Salvini-Open Arms, in Italia si parla tanto della scelta della Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen di Raffaelle Fitto tra i commissari. Tutto il centrodestra esulta, e non potrebbe essere altrimenti, per la nomina di Fitto come vicepresidente esecutivo con deleghe alla Coesione e alle Riforme, all'interno del centrosinistra c'è chi contesta, chi la deride e anche chi la valuta, ma le divisioni ci sono eccome.
La verità è che è una nomina che no piace alle opposizioni e all'interno delle stesse c'è un dibattito su quello che si deve fare, anche perché, e questa è la realtà mentre gli altri paesi, almeno la maggior parte, si danno manforte tra loro, anche partiti diversi, sulle nomine, i partiti italiani dibattono e discutono su come e cosa si dovrà fare durante le audizioni dei vicepresidenti alle varie commissioni competenti con più di qualcuno che minaccia di boicottare lo stesso Fitto.
Naturalmente c'è grande euforia tra le forze di centrodestra al Parlamento Europeo per la nomina di Raffaele Fitto, anche e soprattutto per quanto ha fatto e detto la stessa Giorgia Meloni durante l'estate e l'elezione di Ursula von Der Leyen. Tra questi c'è Carlo Fidanza di Fratelli d'Italia, intervistato da Vanessa Piccioni di Cusano Media Group direttamente a Strasburgo: "La nomina di Fitto è importante e dà tanta credibilità anche al governo italiano e agli ottimi risultati che sono stati raggiunti, anche e soprattutto continuando a lavorare pur non avendo partecipato all'elezione di von Der Leyen, e questo significa che è stato riconosciuto il ruolo dell'Italia".
"Riguardo a Fitto - aggiunge Fidanza - possiamo essere più che soddisfatti dal punto di vista tecnico, di esperienza e di possibilità di lavorare per il bene dell'Italia e dell'Europa perché ha una grande esperienza nella gestione degli argomenti che gli sono stati assegnati dalla Von der Leyen, adesso speriamo che pure le opposizioni possano appoggiare lasciando posizioni di parte e fare in modo di sposare un interesse nazionale per una conferma di Raffaele Fitto come commissario"
Di tutt'altro avviso l'europarlamentare Pentastellato Gaetano Pedullà che non vede di buon occhio la scelta che è ricaduta su Raffaele Fitto e lo critica apertamente: "E' una nomina apicale che però nei fatti rappresenta una deminutio importante, anche perché perdiamo una delega fondamentale come quella degli affari economici e anzi abbiamo una nomina che in realtà è in condominio, è come se il commissario fosse commissariato anche perché dividerà la carica con Valdis Dombrovskis uno conosciuto come un falco, considerato che dovrà occuparsi del pacchetto che riguarda il Pnrr, è come se l'avessimo affidato al lupo, una delle questioni più importanti come la crescita e sviluppo del nostro paese, a uno come Dombrovskis il falco del rigore finanziario in Europa. La verità è che avremo ancora più difficoltà a spendere tuti i soldi che abbiamo ottenuto già...".