Alla fine tutto torna. O quasi. E, come sempre, i nodi vengono al pettine, soprattutto in politica, a maggior ragione quando ci sono storie e situazioni che aleggiano e che con le quali, in qualche modo, bisogna fare i conti. Da quando c'è stata l'ennesima alluvione in Emilia Romagna, il Governo, quasi non vedesse l'ora, ha tirato in ballo i fondi amministrati in parte dall'ex presidente della Regione Stefano Bonaccini.
E lui, che forse un po' di coda di paglia ce l'ha, prende e risponde, soprattutto sull'eventualità che nasca una commissione d'Inchiesta per i fondi che la Regione Emilia ha avuto in questi anni, con qualcuno che cercherà di metterci anche quelli relativi al terremoto, dove lo stesso Bonaccini era commissario straordinario. Se si farà o meno la commissione d'Inchiesta, si vedrà, di sicuro sono mesi se non qualche anno che si tenta di andare a fondo su come sono stati gestiti i soldi del Governo quando ci sono stati i problemi d'alluvione in Emilia Romagna, ma non solo.
Non è che ci va tanto leggero, Stefano Bonaccini, anche perché in questi giorni non fa che ricevere attacchi da ogni parte, e c'è da capirlo se risponde a tono e anche con qualche numero. "Ho letto che vogliono aprire una commissione d’inchiesta sul rischio idrogeologico. Facciano quello che vogliono: ormai c'è una commissione d'inchiesta al giorno per tutto. Ma, poi la fai solo per l'Emilia-Romagna?". L’europarlamentare ed ex presidente dell’Emilia-Romagna, Bonaccini non a caso cita la sua vecchia Regione, anche perché chiede, a questo punto, che sia aperta anche ad altre, che ci siano insomma, anche altre commissioni d'inchiesta su altre zone, città e regioni.
E poi snocciola qualche numero, riferendosi a ciò che è stato fatto l'anno passato dopo l'alluvione e quello che si sta facendo e rapportandolo a quello che è successo proprio in questi giorni, ricordando quanto è stato fatto l'anno scorso.
"Quando si attenueranno le polemiche, si vedrà che stavolta, per fortuna, non ci sono stati morti e gli sfollati, rispetto al maggio 2023, sono stati 1.500 anziché 45.000. Vorrà dire che qualche intervento fatto in questo anno ha retto, visto che di pioggia ne è caduta addirittura più, le parole di Stefano Bonaccini che cerca di spiegare che qualcosa di buono, in effetti, è stato fatto, nonostante le forti pressioni che c'erano anche l'anno scorso, momento in cui lui stesso si propose per fare il Commissario Straordinario, ma che poi non fu.
Contro le alluvioni - ammette - probabilmente dovevamo metterci ancora più risorse, ma abbiamo cercato di fare tutto il possibile. I lavori che si stanno facendo stanno aiutando. Ma bisogna fare di più e non ho dubbi che Michele de Pascale lo farà. Bisogna lavorare perché non succeda mai più".