Asta BOT 26 settembre 2024: con la pubblicazione del comunicato stampa del 23 settembre 2024 il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di due Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) con scadenza fissata a 6 mesi dal momento dell’emissione.
Questa tipologia di Titolo di Stato, nello specifico, sarà collocata dal Dipartimento del Tesoro del MEF attraverso il meccanismo dell’asta competitiva in termini di rendimento, anziché in termini di prezzo.
L’asta dei BOT in oggetto avrà luogo durante il corso della giornata di giovedì 26 settembre 2024 e, a tal proposito, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato il calendario con all’interno tutte le relative date in merito alla presentazione delle richieste di prenotazione del numero di buoni che gli investitori interessati hanno intenzione di acquistare entro la giornata di domani, mercoledì 25 settembre 2024.
In attesa dell’articolo che andremo a pubblicare durante il corso della giornata di domani, mercoledì 25 settembre 2024, sempre qui all’interno del sito web di Tag24, in cui ci andremo a concentrare principalmente su quelli che sono i termini e le modalità per quanto riguarda la presentazione delle richieste di prenotazione del quantitativo di BOT con scadenza a 6 mesi che coloro che sono interessati hanno intenzione di sottoscrivere.
Per ciò che concerne il calendario relativo al periodo di collocamento, invece, ecco qui di seguito quali sono le date da tenere bene a mente in merito all'acquisto dei sopra citati Buoni Ordinari del Tesoro:
Ecco qui sotto quelle che sono le principali caratteristiche per quanto riguarda i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) 6 mesi attualmente in emissione:
Per ciò che concerne le modalità tramite le quali si svolgerà l’asta BOT del 26 settembre 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che il meccanismo utilizzato sarà quello dell’asta competitiva, nella quale le richieste vengono presentate in termini di rendimento, invece che in termini di prezzo.
Il numero massimo di richieste di acquisto è di 5, mentre l’importo minimo sul quale investire deve essere pari a 1.000 euro.
Pertanto, gli operatori non potranno effettuare le proprie domande in sede di asta sul mercato primario senza indicarne il rispettivo rendimento, comunque rispettando il limite massimo che è di 1.500.000 euro.