Il governo italiano ha presentato le misure principali della Manovra 2025, con uno stanziamento di 30 miliardi. Tante le novità, tra cui nuovi aiuti economici per le famiglie. Il 2025 non si prospetta un anno noioso: sarà distribuito un nuovo bonus bebè da 1.000 euro, un ex incentivo promosso da Silvio Berlusconi nel 2004.
L'incentivo, rimodulato, sarà destinato a per ciascun figlio nato, adottato o affidato. Vediamo insieme quali sono i requisiti per ottenere il nuovo bonus per i figli o bonus bebè.
Alla fine, le misure introdotte nel 2004 si sono rivelate adattabili anche nel 2025 per sostenere la curva demografica del Paese.
Così, il governo Meloni ha reintrodotto il vecchio bonus di Silvio Berlusconi, istituito nel 2004 per spingere le famiglie italiane a fare più figli. Difatti, il bonus da un milione di lire veniva erogato come premio per la nascita del secondogenito.
All'epoca fu una manna dal cielo per molte famiglie e una soluzione (quasi) rapida per stimolare la crescita demografica del Paese.
Nel 2004, il governo Berlusconi lanciò una nuova sfida per contrastare il calo delle nascite, promuovendo un ambizioso obiettivo: incentivare la crescita del Paese attraverso il rafforzamento del tessuto sociale, con nuove nascite.
Come riportato da linkiesta.it, pochi mesi dopo, i neogenitori ricevettero una sorpresa: una lettera del presidente del Consiglio, un ringraziamento formale per l'impegno nell'incentivare la natalità, accompagnato dall'assegnazione di un bonus di un milione di lire.
Nel corso degli anni, l'incentivo ha subito diverse modifiche fino a essere completamente assorbito dall'assegno unico universale. Proprio quando nessuno se lo aspettava, è stato ripristinato, portando in dono mille euro per i nuovi nati.
Non ci sono state aspre critiche per il ripescaggio di questo incentivo, poiché emerge chiaramente la volontà del governo italiano di utilizzare ogni strategia possibile per garantire la crescita demografica del Paese.
Nonostante la ferrea battaglia contro i "furbetti" del Reddito di Cittadinanza e del Superbonus, e la volontà di ridurre i bonus "a pioggia", l'obiettivo rimane quello di rafforzare il potere d'acquisto delle famiglie, permettendo loro di affrontare le spese per i nuovi nati in modo adeguato.
Per questo motivo, il governo Meloni ha esaminato e supervisionato ogni possibile misura volta a incentivare la natalità, sostenendo le famiglie numerose.
Dopo vent'anni, il bonus per i secondogeniti istituito da Silvio Berlusconi viene ripristinato, con la precisazione che il nuovo incentivo sarà erogato per ciascun figlio nato, adottato o affidato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, appartenente a nuclei familiari con un reddito ISEE fino a 40.000 euro.
L'ampia soglia ISEE allevia ogni malcontento, poiché il bonus sarà diretto a un vasto numero di beneficiari.
Nella legge di Bilancio 2025, sarà istituito il nuovo bonus bebè, denominato Carta per i nuovi nati, a favore dei genitori.
Il nuovo beneficio sarà perfettamente compatibile con l'assegno unico universale e con le altre misure di sostegno al reddito. Il contributo una tantum da 1.000 euro sarà erogato per garantire un primo supporto economico immediato per le spese dei nuovi nati, adottati o affidati, mentre l'assegno unico resta un contributo mensile stabile per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni.
Considerando i tempi tecnici e la volontà del governo italiano di risollevare l'indice di natalità, il nuovo incentivo dovrebbe essere riconosciuto dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, per ciascun figlio nato, adottato o affidato durante tale periodo.
Molto probabilmente, il bonus sarà erogato dall'INPS, previa presentazione di un'apposita domanda, utilizzando le credenziali digitali SPID, CIE o CNS. In alternativa, sarà possibile utilizzare i servizi dedicati di CAF e patronati.
Per maggiori dettagli sui requisiti principali del nuovo bonus bebè e le modalità di erogazione del beneficio economico, si rimanda al decreto attuativo.