La Bce ha effettuato il terzo taglio dei tassi d’interesse di 25 punti base. Il 17 ottobre, è stato deciso un nuovo abbassamento del costo del denaro, portando i tassi d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale, marginale e sui depositi al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%.
L’effetto di questa nuova sforbiciata verrà percepita dai cittadini che hanno acceso un mutuo oppure che hanno intenzione di acquistare casa.
Con il taglio dei tassi il costo dei mutui diventa più leggero, concedendo un po’ di respiro: il risparmio, infatti, può essere notevole.
Quali sono le effettive conseguenze della nuova sforbiciata?
Il 17 ottobre 2024, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di ridurre di ulteriori 25 punti base il tasso di interesse: si tratta della terza sforbiciata e una quarta si attende a dicembre. Già si prevedeva che nel 2024 i tassi d'interesse fossero in calo: previsioni che poi si sono rivelate corrette.
Con la nuova sforbiciata, il tasso sui depositi scende al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e, infine, quello sui prestiti marginali al 3,65%. Gli effetti si vedranno a partire dal 23 ottobre 2024.
Il nuovo taglio è stato deciso a causa del miglioramento della situazione economica e del calo dell’inflazione che, nel mese di settembre, ha registrato l’1,7%.
Il progetto disinflazionistico è stato avviato, è comunque atteso un aumento dell’inflazione nei prossimi mesi, per poi scendere nuovamente e raggiungere l’obiettivo prefissato solo nel 2025.
Tuttavia, è opportuno assumere un atteggiamento piuttosto cautelativo, soprattutto per quello che potrà accadere nei prossimi mesi.
I cittadini che hanno acceso un mutuo o che intendono acquistare casa saranno i primi a risentire positivamente del taglio dei tassi della Bce. Se i tassi d’interesse calano, automaticamente le rate dei mutui scendono.
La nuova sforbiciata determinerà un risparmio anche notevole sui mutui più diffusi. Si stima che il risparmio si attesterà tra i 13 euro e i 30 euro mensili. Nell’immediato non sono cifre altissime, ma a lungo termine il taglio dei tassi avrà effettivi più che positivi.
Le rate dei mutui dopo il taglio dei tassi della Bce cambiano volto, diventando più leggere e concedendo ai cittadini un attimo di respiro. Non solo per chi è alle prese con il pagamento del mutuo, ma anche per chi intende accedere adesso ai finanziamenti: questi diventeranno più accessibili e contribuiranno anche alla ripartenza del mercato immobiliare. Inoltre, il calo sarà percepito sia sui mutui a tasso fisso che su quelli a tasso variabile.
Si attende una nova ondata di richieste di mutui, considerata la situazione che, attualmente, appare molto positiva. La domanda, in realtà, appare già in crescita e, solo nel mese di settembre, c’è stato un aumento del 19%.
Un dato positivo che trasmette l’interesse da parte dei consumatori per l’acquisto di nuovi immobili e, in generale, per il mercato immobiliare.
Sicuramente, il taglio dei tassi rappresenta un incentivo significativo per sottoscrivere nuovi finanziamenti, soprattutto per l’acquisto della prima casa. L’impatto è decisamente inferiore per chi ha intenzione di acquistare una seconda casa o per chi intende ristrutturare.
Dobbiamo fare qualche considerazione. È vero che le rate dei mutui sono in calo, ma tuttora ci sono cittadini in difficoltà, ovviamente legate a motivi economici. Se qualcosa è in calo, qualcos’altro aumenta: in questo caso, il costo della vita.
Quindi, se il terzo taglio dei tassi rappresenta una buona notizia per chi è alle prese con il pagamento delle rate dei mutui, si spera che si continui su questa strada, rendendo sempre più accessibili i finanziamenti a tutte le fasce della popolazione.