21 Oct, 2024 - 12:58

Roma, attacco in crisi: pochi tiri in porta e 8 gol fatti. I motivi dietro alle difficoltà del reparto offensivo

Roma, attacco in crisi: pochi tiri in porta e 8 gol fatti. I motivi dietro alle difficoltà del reparto offensivo

C'era una volta la Roma di Luciano Spalletti capace di segnare 90 gol in 38 partite di Serie A nella stagione 2016/2017. Oggi, a distanza di sette anni, dalle parti di Trigoria è cambiato tutto. I giallorossi faticano in zona gol e persino la tanto criticata squadra dello scorso anno sembra un dolce ricordo. La Roma targata Mourinho-De Rossi, infatti, chiuse la stagione con 65 reti e il quarto migliore attacco del campionato.

Ad oggi la pericolosità offensiva della Roma è ridotta al minimo. Otto gol in otto giornate, con l'imbarazzante media di una rete a partita. Peggio fanno solo Empoli, Genoa, Lecce, Monza e Venezia, squadre con altre ambizioni di classifica e con mezzi tecnici evidentemente diversi. Ma cosa c'è dietro alla crisi dell'attacco giallorosso? Analizziamo le principali ragioni che hanno portato all'attuale situazione.

Roma, continua la crisi dell'attacco: non basta il solo Dovbyk

Lo 0-1 incassato contro l'Inter ha riproposto le difficoltà del reparto offensivo di Juric. La Roma ha avuto il controllo del gioco per buona parte della gara ma non è riuscita a concretizzare le azioni pericolose. I 3 tiri verso la porta di Sommer non sono bastati per trovare la via del gol e pareggiare la sfida dell'Olimpico. E se Dovbyk continua a dare segnali positivi il solo ucraino non può bastare per colmare le lacune dei suoi compagni.

Il numero 9 della Roma ha già realizzato 3 reti in campionato e una in Europa League. Anche ieri si è sacrificato per la squadra pur non brillando. Fino a questo momento l'ex Girona è la sola nota positiva dell'attacco giallorosso. Dybala sembra essere un lontano parente di quello ammirato nelle ultime stagioni e la posizione in campo non facilita il suo modo di giocare.

La Joya viene spesso a prendersi la palla allontanandosi così dall'area di rigore avversaria. Questo movimento, già visto a tratti nell'esperienza juventina, lo penalizza fortemente in zona gol. La sensazione è che Juric debba schierarlo più avanti e affidare i compiti di rifinitura ad altri interpreti. Dybala non era mai partito così male nei suoi anni alla Roma e l'unico gol realizzato su rigore contro l'Udinese preoccupa i tifosi.

Il periodo nero di Pellegrini

Chi dovrebbe cucire il gioco e fare da tramite tra il centrocampo e l'attacco è Lorenzo Pellegrini. L'ex Sassuolo, ancora a secco in campionato, sta vivendo un momento da incubo e fatica ad imporsi in zona offensiva. Con l'Inter si è visto qualche sprazzo positivo ma il numero 7 deve cambiare marcia così come il resto dell'attacco.

Nelle ultime stagioni il contributo di Pellegrini è sempre stato importante: lo scorso anno ha chiuso con 8 reti in campionato, mentre nel 2022 si era fermato a quota 4. Juric ha bisogno dei suoi gol e gli ha chiesto di prendere in mano la trequarti della Roma insieme a Dybala. Se non si sbloccherà anche dal punto di vista emotivo la stagione di Pellegrini rischia però di essere un flop.

Le scelte di mercato

I limiti della Roma derivano anche da alcune scelte di mercato alquanto discutibili. L'impatto di Soulè, arrivato dalla Juventus per 25 milioni di euro, è stato evanescente anche a causa dello scarso minutaggio. L'ex bianconero è ad oggi una seconda scelta e il 3-4-2-1 di Juric non esalta certo le sue caratteristiche. A Frosinone il classe 2003 ha dimostrato di trovarsi meglio sulla fascia e il ruolo da trequartista limita il suo estro e la capacità di rendersi pericoloso.

Ai giallorossi manca poi un vice Dovbyk che possa essere schierato al fianco dell'ucraino o prendere il suo posto. L'unica alternativa porta il nome di Eldor Shomurodov, centravanti che non è mai andato oltre gli 8 gol stagionali in Serie A e che è reduce da una stagione con sole tre reti all'attivo. Insomma, una mancanza di alternative che non può non incidere sui numeri dei giallorossi.

AUTORE
foto autore
Paolo Consolini
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE