Nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 2024 chiamò i carabinieri e confessò di aver ucciso la moglie Antonella Salamone, 41 anni, e i figli Kevin ed Emmanuel, 16 e 4 anni, in quella che i giornali avrebbero poi rinominato "strage di Altavilla Milicia": Giovanni Barreca, ex imbianchino 54enne, ha sempre sostenuto di essere stato mosso dall'intenzione di liberare la sua famiglia dal demonio.
Dopo averlo sottoposto a una perizia psichiatrica, ieri, 28 ottobre 2024, gli esperti che su richiesta del gip di Termini Imerese lo hanno visitato, lo hanno giudicato incapace di intendere e di volere e dunque non imputabile: quando agì, secondo loro, era in preda ad uno stato di delirio mistico. Ne ha parlato a Tag24 l'avvocato che lo assiste, Giovanni Barracato, anticipando quelle che potrebbero essere le prossime tappe giudiziarie.
"Non ho ancora avuto modo di leggerla, nonostante i miei diversi solleciti non mi è stata ancora mandata", ha dichiarato il legale riferendosi alla perizia psichiatrica che ha giudicato il suo assistito incapace di intendere e di volere e dunque non imputabile per i fatti di cui era accusato in concorso con la figlia 17enne Miriam e due amici, i due coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente, che si sono sempre proclamati innocenti.
"Ciò che è certo - dice - è che Giovanni Barreca vive fin dall'inizio una condizione delirante. Fino a sabato scorso, quando l'ho visto, era in questo stato e lo è ancora, lo è sempre stato: non ha mai abbandonato il delirio". Il 54enne, ex imbianchino, dovrà trascorrere del tempo in una Rems, una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza.
"Il provvedimento firmato ieri pomeriggio dal giudice è immediatamente esecutivo, per cui dovrebbe essere già stato trasferito - ci spiega il suo legale -, ma non mi è stata data ancora alcuna comunicazione al riguardo. Da ieri cerco di contattare la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (che lo ospitava, ndr) per avere notizie, ho inviato anche una pec all'Ufficio matricola, che si occupa proprio di questo, ma non ho ricevuto risposte. Sono in trepidante attesa di aggiornamenti, come tutti".
In Barreca sarebbe "stata rilevata una pericolosità sociale". Secondo l'avvocato Barracato, "bisognerà però capire che cosa si intende". "La sua partecipazione ai fatti è stata passiva. Come è stato accertato, era in uno stato di delirio, per cui assisteva, senza partecipare - afferma -. La sua pericolosità potrebbe consistere nel fatto che, essendo vulnerabile, potrebbe essere facilmente plagiato da terzi".
"Leggeremo nella perizia qualche dettaglio in più sulle motivazioni", aggiunge il legale, che da sempre sostiene che il suo assistito sia stato convinto a torturare e poi uccidere i familiari dai "fratelli di Dio" che erano con lui. Ricostruzione che l'esito della perizia sembrerebbe confermare, "per esclusione". "Chiaramente però sarà la Procura a formulare l’eventuale incolpazione dei due coniugi", ci dice.
"L'udienza per l’esame della consulenza del collegio peritale era già stata fissata a luglio per il prossimo 13 novembre. In quella sede si discuterà della perizia; immediatamente dopo ci sarà la richiesta di rinvio a giudizio", spiega. Non escludendo che il giudice possa decidere di predisporre accertamenti anche sulle condizioni della figlia di Giovanni Barreca.
A differenza degli altri due indagati, la ragazza ha sempre ammesso le proprie responsabilità, raccontando agli inquirenti delle torture inflitte alla mamma e ai due fratelli più piccoli prima degli omicidi. Secondo le ricostruzioni, avrebbe avuto la possibilità di dare l'allarme, chiedere aiuto, ma non lo fece. "Abbiamo fatto il loro bene", avrebbe detto.