Si è tenuto nella mattinata di oggi, 29 ottobre 2024, l'interrogatorio di garanzia nei confronti di Jashan Deep Badhan, il 19enne di origini indiane fermato con l'accusa di aver ucciso Sara Centelleghe a Costa Volpino, in provincia di Bergamo: davanti alla gip Alessia Solombrino, il giovane, difeso dall'avvocato Fausto Micheli, avrebbe ribadito di non sapere perché l'ha fatto.
Jashan Deep Badhan aveva già ammesso le proprie responsabilità, non facendo però luce sul movente. Oggi, 29 ottobre 2024, davanti alla gip del tribunale di Bergamo chiamata a decidere sulla convalida del suo fermo, avrebbe ribadito di non riuscire "a capacitarsi di quello che ha fatto".
Lo ha spiegato ai giornalisti l'avvocato Fausto Micheli, che lo difende. Contattato telefonicamente da Tag24, il legale non ha voluto aggiungere altro.
le parole che ha affidato all'Ansa. Il giovane al momento sarebbe ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII perché in uno "stato psicologico alterato": il timore è che possa compiere atti autolesionistici.
Resta in parte avvolto dal mistero l'omicidio di cui si è macchiato nella notte tra il 25 e il 26 ottobre scorso. Stando a quanto ricostruito finora, Sara Centelleghe, 18 anni, sarebbe stata uccisa a forbiciate dopo essere stata colta di sorpresa nella sua camera da letto.
"Chi sei?", avrebbe urlato - mentre cercava di difendersi - al 19enne, entrato di soppiatto nel suo appartamento dopo che l'amica con cui stava trascorrendo la serata era uscita di casa. Quest'ultima ha riferito agli inquirenti di essere scesa per comprare da bere a un distributore automatico. L'ipotesi è che invece avesse un appuntamento con il killer. Che si fossero messi d'accordo per messaggio per vedersi.
Poco dopo l'una avrebbe preso l'ascensore per raggiungerlo; lui, residente nello stesso condominio di Sara, ma in una scala diversa, avrebbe intanto salito le scale. Non si sarebbero incontrati. Badhan - che avrebbe ammesso di aver bevuto, quella sera - sarebbe entrato dalla porta aperta e avrebbe commesso il delitto. Poi, in pantofole, come era arrivato, si sarebbe dato alla fuga, lasciando, dietro di sé, una serie di impronte e tracce di sangue.
All'arrivo dei soccorritori, allertati dall'amica, per la 18enne - che avrebbe compiuto 19 anni a breve - non c'era già più niente da fare. "Se c'era una brava al mondo, questa era Sara", ha detto il papà Vittorio a Storie Italiane su Rai1, spiegando di essere sempre stato "orgogliosissimo" di lei.
Sono stati in tanti, in questi giorni, a ricordarla. Così la dirigente dell'Istituto Socio Sanitario Ivan Piana di Lovere, che frequentava:
Tutti, ha fatto sapere, saranno presenti alla fiaccolata organizzata per mercoledì 30 ottobre. Prenderà il via alle ore 20.30 da Lovere e arriverà a Costa Volpino. L'obiettivo? Stringersi "attorno alle famiglie colpite dalla tragedia" e commemorare la vittima.