Il bonus Natale è una buona notizia per i lavoratori, ma cosa succede per colf, badanti e disoccupati? L’indennità spetta a dicembre e alcuni lavoratori potrebbero essere felici di ricevere una tantum di 100 euro, insieme alla tredicesima mensilità. Buone notizie anche per alcune categorie di lavoratori: vediamo cosa dice la normativa.
Esiste un collegamento tra la tredicesima e il bonus Natale, soprattutto perché l’incentivo è stato introdotto per sostenere la ripresa degli aiuti alle famiglie, dopo la distribuzione della "Carta Dedicata a te".
In questi giorni, molti lavoratori hanno chiesto maggiori dettagli sui requisiti contenuti nell’articolo 2 bis del Decreto Omnibus. Alcuni sono interessati alle modalità di richiesta per i lavoratori privi di sostituto d’imposta, come colf o badanti, mentre altri vogliono sapere se i neo disoccupati hanno diritto all’indennità per lavoratori dipendenti.
Per maggiori dettagli sull'argomento, si consiglia la visione del video dal titolo "Bonus Natale 2024 100 euro a chi spetta come richiederlo requisiti circolare Agenzia delle Entrate" pubblicato da Radio UCI APS su YouTube. Nel video vengono spiegate in modo chiaro le modalità di richiesta, le condizioni da rispettare e le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.
La risposta principale è contenuta nell’articolo 2 del decreto legge n. 113/2024, che stabilisce che per il 2024 è prevista la distribuzione di una tantum del valore di 100 euro diretta ai lavoratori dipendenti. Come spesso accade nell’erogazione delle indennità, anche in questo caso è necessario rispettare i requisiti e le condizioni stabilite dalla normativa.
Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, il beneficio economico è riconosciuto ai lavoratori dipendenti dal sostituto d’imposta (pubblico o privato), unitamente alla tredicesima mensilità. La tantum viene riconosciuta su richiesta del lavoratore. Pertanto, è il lavoratore a dover presentare una formale richiesta al datore di lavoro.
I lavoratori senza sostituto d’imposta, come colf o badanti, potranno richiedere il bonus Natale nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024. Lo stesso discorso vale per i lavoratori che, pur avendo diritto al bonus, non lo ricevono nel mese di dicembre 2024.
Inoltre, è fondamentale rientrare nei parametri reddituali, con un reddito non superiore a 28.000 euro.
Per alcuni, il bonus Natale non sarà erogato insieme alla tredicesima, ma dovrà essere richiesto nella dichiarazione dei redditi del 2025.
La normativa prevede che la tantum da 100 euro venga riconosciuta anche ai neo disoccupati; l’importo dovrà essere parametrato ai giorni di effettivo lavoro.
In pratica, se nell’anno in corso il lavoratore ha avuto rapporti di lavoro con più aziende, cioè con diversi datori di lavoro, può richiedere il bonus Natale presentando la richiesta all'ultimo datore di lavoro. Quest'ultimo si troverà nella posizione di distribuire l’indennità insieme alla tredicesima mensilità.
Nella richiesta, il lavoratore dovrà allegare le certificazioni uniche relative ai rapporti di lavoro precedenti.
La stessa procedura si applica ai contratti di lavoro part-time: la tantum viene distribuita dall’ultimo sostituto d’imposta a cui il lavoratore presenta la richiesta.
L’Agenzia delle Entrate ha affrontato diverse casistiche nella circolare n. 19E/2024, indicando i presupposti per l’erogazione del bonus Natale 2024, compresa la cessazione del rapporto di lavoro. In particolare, al punto 2 della suddetta circolare si legge:
Ciò significa che il lavoratore che ha smesso di lavorare durante l’anno, diventando disoccupato, può ricevere il bonus Natale direttamente nella dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2024, se soddisfa i requisiti normativi.
Pertanto, i disoccupati che hanno perso il lavoro o cessato l’attività lavorativa, per motivi come pensionamento, scadenza di un contratto, dimissioni volontarie o licenziamento, devono includere l’indennità nella dichiarazione dei redditi del 2025.
Il Bonus Natale è un beneficio economico riservato ai lavoratori dipendenti, ma in alcuni casi è richiedibile anche dai disoccupati, a condizione che soddisfino i seguenti requisiti principali:
Requisito | Descrizione |
Reddito complessivo | Non superiore a 28.000 euro annui |
Capienza fiscale | Imposta lorda superiore alla detrazione spettante |
Nucleo familiare | - Coppia con figli a carico, con un coniuge fiscalmente a carico dell’altro - Genitore singolo con figlio a carico (altro genitore assente) |
Per richiedere l’indennità insieme alla tredicesima, è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, in base alle disposizioni normative contenute nell’articolo 47, nella quale si attesta di soddisfare i requisiti previsti per la tantum da 100 euro.
Nella stessa dichiarazione, il lavoratore deve indicare il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico, oppure solo dei figli in caso di nucleo familiare monogenitoriale.