Quello sulla Carta del docente è sempre un dibattito aperto e molto caldo, soprattutto in relazione al diritto o meno di destinarla anche ai precari.
Se fino a poco tempo fa sembrava solo un miraggio, dal 2025 anche i docenti precari potranno beneficiare del bonus da 500 euro per l’acquisto di materiale, corsi di aggiornamento e altri servizi.
Il Disegno di Legge di Bilancio, infatti, prevede che la misura diventi strutturale e sia destinata anche ai docenti con contratto di lavoro a tempo determinato annuale.
Di seguito, tutte le novità.
Uno dei più grossi nodi della Carta del docente, forse, è stato definitivamente sciolto. Da sempre al centro di discussioni, proteste e richieste, il bonus sarà destinato anche ai precari con supplenze annuali, in base a quanto previsto dall’articolo 85 del Disegno di Legge di Bilancio, al momento all’esame alla Camera.
Infatti, per far fronte all’allargamento della platea di beneficiari è previsto lo stanziamento di 60 milioni di euro.
Non è la sola novità: per giunta, la manovra prevede che lo strumento diventi strutturale. Solo un decreto del MEF andrà a definire i criteri, le modalità di assegnazione e lo stesso importo del bonus.
L’agevolazione è dedicata agli insegnanti per sostenere le spese legate alla professione: dall’acquisto dei testi alla frequenza ai corsi di aggiornamento.
L’ambito di applicazione pare sia esteso solo ai docenti con contratto annuale: quindi, fino al 31 agosto. Si tratta di una formulazione che escluderebbe automaticamente gli insegnanti con contratto di lavoro al 30 giugno e tutti gli altri precari con supplenze brevi.
Il valore nominale della Carta del docente è pari a 500 euro per ciascun anno scolastico. A partire dal prossimo anno, però, le cose potrebbero andare diversamente, in quanto l’importo potrebbe essere definito annualmente. Quindi, non ci sarà più un importo fisso. Il valore del bonus sarà determinato ogni anno in base ai docenti destinatari.
Non dovrebbero cambiare, però, le spese ammesse. La Carta del docente può essere usata per l’acquisto di:
Utilizzando il bonus da 500 euro è, altresì, possibile:
Infine, è ammesso l’utilizzo per ogni altra iniziativa coerente con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione previsto dalla Buona Scuola.
Per quest'anno scolastico, la Carta del docente è attiva dal 14 ottobre con l'importo confermato di 500 euro.
Secondo le prime anticipazioni, ammesso che siano definitivamente confermate, i precari con supplenza breve saranno esclusi dalla platea dei beneficiari della Carta del docente 2025. A rimetterci saranno anche i docenti con supplenza fino al 30 giugno, stante alla formulazione del testo.
Nel corso degli anni ci sono state molte discussioni in merito, ribadendo che tutti gli insegnanti abbiano gli stessi diritti. Anche alcune sentenze sono andate in questa direzione, stabilendo che il bonus spetti anche ai supplenti brevi che abbiano avuto contratti a termine stipulati senza interruzioni, ovvero consecutivi.
La chance di un’estensione della Carta anche ai precari, però, sembra essere sfumata anche con la prossima Legge di Bilancio, almeno che non spunti fuori un emendamento dell’ultimo minuto. Considerando che si deve definire se il bonus spetterà anche ai supplenti con contratto al 30 giugno.
Il Disegno di Legge di Bilancio 2025 prevede una grande novità per i precari: la Carta del docente sarà estesa anche agli insegnanti con contratto annuale. Ma non solo: ecco riassunte le novità: