Il bonus asilo nido si estende: la Legge di Bilancio 2025 introduce un incremento della misura, favorendo le condizioni di accesso.
I requisiti diventano meno stringenti, rendendo la misura più facilmente accessibile e fornendo la possibilità di un’assistenza più adeguata alle famiglie maggiormente in difficoltà. La misura permette alle famiglie con figli piccoli di ottenere uno sconto sulla retta dell’asilo nido.
Cosa cambia? Vediamo tutte le novità, ma prima ti consiglio di vedere il video YouTube di RadioUCI Redazione che spiega, in modo semplice e chiaro, tutte le ultime novità sul bonus asilo nido.
Istituito con l’obiettivo di sostenere le famiglie con figli piccoli, il bonus asilo nido è una misura che copre, in parte, le spese per la frequenza agli asili e le forme di assistenza domiciliare per i bambini con gravi patologie.
Al pari di moltissimi altri contributi, sia sotto forma di bonus che di detrazioni fiscali, il bonus asilo nido ha lo scopo di sostenere le famiglie che hanno maggiori difficoltà, permettendo loro di alleggerire il peso finanziario e, al contempo, favorire l’occupazione femminile.
Il solo fatto di poter contare su un sostegno che permette di affidare i propri figli a strutture qualificate, dovrebbe concorrere ad agevolare le donne a entrare o rientrare nel mondo del lavoro.
Il bonus spetta alle famiglie residenti in Italia con figli fino a tre anni d’età. Sono compresi, naturalmente, i bambini adottati. Il bonus può essere richiesto dai genitori con il possesso di uno dei seguenti requisiti:
In aggiunta, il bonus può essere richiesto solo dal genitore che sostiene le spese per la retta dell’asilo nido. Quando, invece, le rette vengono pagate alternativamente da entrambi i genitori, allora ciascuno di essi può presentare la domanda per le mensilità interessate.
Il bonus asilo nido subirà qualche modifica dal 2025, ma in positivo. Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio sono due:
A parte queste due modifiche che comporteranno un’estensione delle famiglie beneficiare, venendo meno il requisito del secondo figlio e anche la possibilità di ottenere altri bonus, considerando la fuoriuscita della misura dal calcolo ISEE, non cambia altro.
Le modifiche sono positive, anche perché l’Italia, a differenza di molti altri Paesi, è lontana dagli obiettivi europei sulla copertura dei posti negli asili.
La domanda deve essere sempre presentata all’INPS, in quanto la stessa erogazione del bonus è gestita dallo stesso Istituto. L’accesso è consentivo previa autenticazione con SPID, CIE o CNS.
I richiedenti devono farne richiesta entro il 31 dicembre dell’anno, specificando se la struttura a cui è stato iscritto il bambino sia pubblica oppure privata. Nella domanda deve essere indicato il nome e il codice fiscale dell’asilo nido. Anche per il 2024 le domande del bonus asilo nido possono essere presentate entro il 31 dicembre.
Una volta iniziata la procedura di presentazione della domanda, al richiedente sarà richiesto di allegare i documenti comprovanti il pagamento della retta. Sono ammessi:
Ciascuno di questi documenti deve riportare il nome e la Partita IVA della struttura e il codice fiscale del bambino. Inoltre, è fondamentale che siano presenti i dettagli del pagamento effettuato, affinché questo si possa considerare valido. Come si nota, per concludere, è necessario che il pagamento sia tracciabile.
Il bonus asilo nido, dal 2025, diventa più vantaggioso e accessibile a una platea più vasta di beneficiari. Ecco una sintesi delle ultime novità: