Per molti tifosi rappresenta solo un sogno, per altri un traguardo reale. Finora il cammino della Lazio in Europa League è stato perfetto ed è andato ben oltre ogni rosea aspettativa. I ragazzi di Baroni hanno giocato un grande calcio superando avversarie di livello internazionale. Se fino a qualche mese fa vincere l'Europa League sembrava pura follia, ora le cose sembrano essere cambiate. I numeri e il rendimento della squadra lasciano (giustamente) fantasticare il popolo biancoceleste.
La Lazio non ha nulla da invidiare ai top club presenti nella competizione. Zaccagni e compagni occupano meritatamente il primo posto della classifica generale grazie alle 4 vittorie in altrettante sfide. Un percorso netto che ricalca l'ottimo rendimento in Serie A, dove la Lazio è a solo un punto dal Napoli capolista. La storia recente ci insegna che, per vincere una competizione di questo calibro, sono necessari diversi fattori ma i biancocelesti hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo.
Nella gara di giovedì contro il Ludogorets la Lazio avrà la possibilità di portarsi a 15 punti in classifica e ipotecare il passaggio diretto del turno. Baroni è pronto a centrare il primo obiettivo per poi dare il meglio di sé nella fase ad eliminazione diretta. Le squadre più attese, su tutte Manchester United e Porto, hanno deluso e rischiano di uscire prima del tempo. Se ci aggiungiamo le difficoltà di Roma e Real Sociedad la Lazio rischia di ritrovarsi con poche serie pretendenti agli ottavi di finale.
Un altro fattore che spinge a credere nella clamorosa vittoria dell'Europa League sono i numeri fatti registrare finora. La squadra di Baroni ha 11 punti in più rispetto a quella di Sarri ed è in linea con la formazione schiacciasassi allenata da Inzaghi nel 2020. Zaccagni e compagni hanno trovato un'intesa che non si vedeva da tempo e la bella vittoria contro il Porto ha confermato le potenzialità di questo gruppo.
L'Europa League è una competizione in cui ci si affida spesso alle seconde linee. Gli impegni di campionato spingono molte squadre a schierare diverse riserve nella speranza che possano rendere al meglio. Anche in questo campo la Lazio sembra essere avanti. In questo avvio di stagione tutti i giocatori in rosa hanno dato il cento per cento quando sono stati chiamati in causa contribuendo al momento d'oro dei biancocelesti. Non è certo un caso che Pedro, non più titolarissimo, sia il quarto miglior marcatore della prima fase di Europa League.
Anche calciatori come Isaksen, Vecino e Dele-Bashiru stanno facendo molto bene in Europa. Baroni sembra aver trovato la formula giusta per dare fiducia anche a coloro che giocano meno in campionato e non rientrano tra i titolarissimi. Le sue doti di gestione hanno permesso alla squadra di crescere sotto più punti di vista e i risultati lo testimoniano a pieno. Chiaramente è ancora presto per dare giudizi ma se la Lazio proseguirà con questa costanza potrà fare grandi cose.
A lungo andare la Lazio sarà costretta a scegliere se concentrarsi maggiormente sul campionato o sull'Europa League. Nonostante la rosa biancoceleste sia completa non ha i mezzi per competere fino in fondo su entrambi i fronti. Baroni sarà chiamato a decidere come gestire le energie e dove rischiare di più.
Ovviamente molto dipenderà da dove sarà la Lazio a metà marzo, quando inizierà ufficialmente la fase più calda della stagione. Per ora l'obiettivo rimane quello di dare il massimo in ogni partita e l'aritmetica qualificazione alla fase successiva di Europa League aiuterà a risparmiare sforzi inutili che rischiano di diventare controproducenti.