Cala il sipario sul processo Open Arms: il leader della Lega Matteo Salvini è stato assolto da tutte le accuse perché il fatto non sussiste.
Questo è quanto è stato stabilito oggi, venerdì 20 dicembre, dai giudici del Tribunale di Palermo. Il verdetto, arrivato poco dopo le 19:30, è stato accolto con un applauso liberatorio, ponendo fine a una vicenda giudiziaria durata tre anni.
Al momento della lettura della sentenza Matteo Salvini, che rischiava una condanna a sei anni di carcere, era in aula insieme alla compagna Francesca Verdini, al suo avvocato Giulia Bongiorno e a numerosi dirigenti della Lega.
I giudici della II Sezione penale del Tribunale di Palermo hanno assolto il leader della Lega dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio nell'ambito della vicenda Open Arms.
Il fatto non sussiste. Questa la motivazione dei giudici per i quali il vicepremier, all'epoca dei fatti Ministro dell'Interno del Governo Conte I, non commise nessun reato impedendo alla nave dell'ong spagnola Open Arms, con a bordo 147 migranti, di sbarcare a Lampedusa.
Era l'agosto del 2019 e Salvini ha sempre sostenuto di aver agito nell'interesse dell'Italia e di aver difeso i confini nazionali. Da quella vicenda è scaturito un procedimento penale durato tre anni e conclusosi questa sera con la piena assoluzione.
Nella sua requisitoria, il pubblico ministero aveva chiesto per il leader della Lega una condanna a 6 anni di reclusione e il pagamento di un risarcimento danni di un milione di euro. Le parti civili hanno già annunciato l'intenzione di ricorrere in appello. Le motivazioni saranno depositate tra novanta giorni.
L'udienza nell'aula Pagliarelli del tribunale di Palermo è iniziata alle 9,30 di questa mattina con le controrepliche delle parti. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio intorno alle 11,30 e solo usciti solo dopo otto ore, alle 19,30 per la lettura della sentenza.
Il processo Open Arms è stato fin dall'inizio al centro dell'attenzione mediatica. Lo slogan Difendere i confini non è reato campeggiava a caratteri cubitali sul palco dell'ultimo raduno di Pontida, a settembre 2024. Dopo la richiesta di condanna a sei anni, si sono moltiplicate in tutta Italia le manifestazioni organizzate dalla Lega in sostegno del segretario nazionale con decine di migliaia di firme raccolte.
È stato il commento a caldo di Matteo Salvini pochi minuti dopo la lettura della sentenza.
Ha poi aggiunto.
ASSOLTO per aver fermato l’immigrazione di massa e difeso il mio Paese.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 20, 2024
Vince la Lega, vince il buonsenso, vince l’Italia. pic.twitter.com/rGf3g85RQ7
La notizia dell'assoluzione è stata accolta con un applauso dalla maggioranza anche a Montecitorio dove è in corso la discussione per l'approvazione della Manovra di Bilancio.
L'assoluzione del leader della Lega ha fatto tirare un sospiro di sollievo anche agli alleati di Governo e alla premier Giorgia Meloni che è stata tra i primi a commentare la sentenza.
Ha scritto in una nota ufficiale.
Il vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani ha scritto sul suo profilo X
C'è un giudice a Palermo!Un abbraccio a @matteosalvinimi
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) December 20, 2024
Messaggi di congratulazioni sono arrivati da tutti i membri del Governo, dal presidente della Camera Lorenzo Fontana e da tutta la maggioranza.
Anche il premier ungherese Victor Orban, leader dei Patrioti Europei, il gruppo a cui aderisce la Lega al Parlamento Europeo.
Justice has prevailed! Bravo, @matteosalvinimi! Another victory for the @PatriotsEU!
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) December 20, 2024
Critica, invece, l'opposizione.
Ha dichiarato la deputata del Pd, Laura Boldrini.
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, premier all'epoca dei fatti, ricorda alla maggioranza che I giudici sono un potere autonomo ed è bene che tutte le forze di centrodestra lo tengano presente, quando pensano di avere ragione e quando non ne hanno.
La segretaria del Pd Elly Schlein commenta così la sentenza:
Il leader di Avs, Nicola Fratoianni, ribadisce che la sentenza non cambia la posizione del suo partito in merito alle politiche migratorie del governo.
Ecco una sintesi in 5 punti della sentenza dei giudici di Palermo: