Una notizia che ha sconvolto il mondo della musica - e non solo - a cavallo tra la fine del 2024 e l'arrivo del 2025: Paolo Benvegnù è morto prematuramente a soli 59 anni nella mattinata di martedì 31 dicembre a causa di un malore improvviso.
Solo qualche ora prima il cantautore era stato ospite di Via dei matti n.0 su Rai 3 (quindi sua ultima apparizione ufficiale in pubblico, sul piccolo schermo). Compagno, padre, cantautore e musicista amato da molte persone. Come si legge nella nota ufficiale diffusa dal suo addetto stampa "Paolo era un uomo capace di infondere bellezza e poesia in qualunque cosa facesse come dimostra la sua lunga carriera e i brani che ha pubblicato in questi anni".
Per tutte quelle persone che vogliono dare un ultimo saluto a Paolo Benvegnù, c'è la possibilità di andare alla camera ardente degli spedali Civili di Brescia in via Paolo Brognoli oggi, mercoledì 1° gennaio fino alle ore 18 e domani, giovedì 2 gennaio, dalle ore 8 alle ore 18.
In merito ai funerali, l'ufficio stampa dell'artista fa sapere che nelle prossime settimane ci sarà una commemorazione laica nella zona di Perugia, di cui la sua famiglia darà maggiori indicazioni il prima possibile: "Nulla potrà colmare il vuoto che lascia la sua anima bella. Ci sarebbero tante cose da dire, ma in questo momento teniamoci strette le sue parole e la sua musica, così potenti in ogni momento".
Con 8 nomination e unico artista candidato in due diverse categorie nel 2024, Benvegnu aveva recentemente vinto la Targa Tenco con È inutile parlare d’amore come Migliore Album in assoluto (disco prodotto insieme a Luca Roccia Baldini), inoltre si è piazzato al secondo posto nella categoria Miglior Canzone con L’Oceano in duetto con Brunori Sas.
Il Direttivo e gli amici del Club Tenco parlano della sua scomparsa come una notizia agghiacciante e senza alcun senso. In una nota definiscono Paolo un artista di grandissimo valore e una persona pura. Non a caso ad ottobre aveva ritirato la sua prima Targa Tenco, quella più ambita, all'album dell'anno. Benvegnù era uno dei cantautori italiani più apprezzati, un punto di riferimento per la canzone d'autore degli ultimi 30 anni, "quella umana, quella autentica".
Nel 1993 Paolo Benvegnù forma il gruppo AltArt-rock seminale Scisma, di cui è compositore, chitarrista e cantante. Escono tre dischi (Bombardano Cortina nel 1995, Rosemary Plexiglas nel 1997 e Armstrong nel 1999, gli ultimi due usciti con l’etichetta EMI/Parlophone).
Nel 2000, terminata l'esperienza con gli Scisma, Benvegnù si dedica a una serie di progetti artistici, calcando i palcoscenici teatrali in spettacoli come Pinocchio e Presepe Vivente Cantante, producendo artisti emergenti e affermati e scrivendo canzoni per grandi interpreti come Mina, Irene Grandi e Marina Rei.
Inoltre continua l'attività dal vivo insieme ad artisti come Marco Parente, Tuxedomoon, Otto’P’Notri. Nel 2004 debutt con un progetto solista omonimo pubblicando il primo lavoro discografico dal titolo Piccoli Fragilissimi Film, anticipato dal singolo Suggestionabili.
A questo fanno seguito 8 LP e diversi EP e nel frattempo prosegue ad esibirsi live tra l’Italia e l’Europa partecipando anche a manifestazioni organizzate dagli Istituti italiani di Cultura di Parigi e Montreal con il progetto musicale-letterario I Racconti delle Nebbie.
Nel 2020 arriva il disco Dell’odio dell’innocenza e l'anno dopo Delle inutili premonizioni vol. 1, raccolta in chiave acustica di alcune tra le sue canzoni più significative della sua carriera. A giugno 2022 pubblica Delle inutili premonizioni vol. 2, disco che rivisita in versione acustica alcuni dei brani più noti della new wave degli anni Ottanta, che hanno influenzato tutta la sua produzione.
Ph. Antonio Viscido