Chi non rinnova l’ISEE entro il 28 febbraio 2025 perderà l’importo completo dell’assegno unico universale per i figli.
Oggi si affronta il caro vita non solo con lo stipendio, ma anche e soprattutto con sussidi, agevolazioni e contributi, incluso l'AUU.
Se poi la fonte principale per sostenere i figli viene ridotta, il problema c’è ed è grave. In molte situazioni, spesso alle famiglie non è rimasto altro che fare affidamento sugli incentivi dello Stato.
Dal 1° marzo 2025, chi ha già presentato una domanda per l’assegno unico, accolta tra gennaio 2022 e febbraio 2024, non dovrà inoltrare una nuova richiesta se la situazione del nucleo familiare non è cambiata.
In questo caso, beneficerà del rinnovo automatico della prestazione. Tuttavia, senza una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata, l’assegno sarà calcolato sulla base degli importi minimi. Vediamo insieme come funziona e cosa fare per evitare sorprese.
Meglio premetterlo chiaramente: a partire dal 1° marzo 2025, l'INPS introdurrà una nuova procedura per i titolari dell'Assegno Unico e Universale (AUU).
Chi ha già presentato una domanda accolta e in corso di validità non dovrà inoltrare una nuova richiesta, se la situazione del nucleo familiare non è cambiata; pertanto, l’assegno unico verrà rinnovato automaticamente.
In sostanza, l’INPS, anche per il 2025, continuerà a utilizzare i dati già disponibili, permettendo la continuità delle mensilità.
Per ottenere l’importo pieno dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico, è indispensabile presentare la DSU per il 2025.
Tecnicamente, l’ISEE 2024 è scaduto il 31 dicembre 2024; pertanto, l’ideale sarebbe aggiornare l’indicatore nel primo mese dell’anno.
Ora, anche se la DSU viene rinnovata in ritardo, ma comunque entro il 30 giugno 2025, il beneficiario non perderà gli importi arretrati, che verranno riconosciuti in forma retroattiva con decorrenza da marzo 2025.
A titolo di esempio:
Anche con il rinnovo automatico, è necessario prestare attenzione alle condizioni che portano a dover presentare una nuova richiesta. Come riportato da fiscooggi.it, è importante presentare una domanda per l’AUU nei seguenti casi:
Se, invece, sono subentrate delle modifiche rispetto a quanto dichiarato nella precedente domanda, come, ad esempio, la nascita di un figlio, variazioni della frequenza scolastica o corsi di formazione per i figli da 18 a 21 anni, è obbligatorio procedere all’aggiornamento dei dati per evitare la sospensione del beneficio.
La nuova domanda o la variazione per l’accesso all’Assegno Unico Universale per i figli a carico può essere presentata entro il 28 febbraio 2025 attraverso il portale online dell’INPS, i patronati, il contact center o l’app INPS Mobile.
Di sicuro, molte famiglie vedono nel rinnovo dell’ISEE la possibilità di ricevere il giusto importo AUU, ma anche altre prestazioni.
D’altra parte, il timore di perdere qualche beneficio rischia di scatenare un effetto domino che potrebbe fermarsi solo dopo svariati mesi.
Nello stesso tempo, non tutte le prestazioni garantiscono gli arretrati retroattivi.
In ogni caso, i due motivi fondamentali per rinnovare l’ISEE riguardano:
Per mantenere l'importo pieno dell'Assegno Unico Universale nel 2025 ed evitare perdite economiche, è fondamentale agire tempestivamente.
Rinnovare l'ISEE entro il 28 febbraio 2025, aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e presentare una nuova domanda, quando necessario, ti permetteranno di continuare a beneficiare dell'assegno senza intoppi.
Anche se la scadenza potrebbe sembrare lontana, è sempre meglio non lasciare tutto all'ultimo minuto per non rischiare di ricevere solo l'importo minimo.
Per garantire che il tuo Assegno Unico Universale continui a essere erogato correttamente e senza interruzioni, è importante non solo rinnovare l'ISEE, ma anche prestare attenzione ad altri aspetti cruciali.
Vediamo quindi più nel dettaglio cosa fare per non rischiare di perdere il beneficio.