Quando arriva il momento di tirare la campanella della pensione, è il momento di presentare la domanda per accedere alla pensione anticipata o alla pensione di vecchiaia.
Per molti, si tratta di un traguardo raggiunto dopo aver accumulato 20, 35 o 41 anni di versamenti contributivi.
Nel 2025, non saranno pochi i lavoratori pronti a fare questo passo; pertanto, è normale chiedersi quale sia il momento giusto per presentare la domanda di pensionamento all'INPS.
Le giornate che separano dal pensionamento non sono mai tranquille, poiché l'iter burocratico non è sempre immediato né lineare.
Conoscere le tempistiche corrette è fondamentale per evitare problematiche al momento del primo pagamento. Vediamo insieme quanto tempo prima è necessario avviare la pratica per la pensione di vecchiaia o anticipata.
Riceviamo numerose domande sul passaggio dal lavoro al pensionamento, un processo che non è mai semplice e che dipende da fattori rilevanti come l’età pensionabile, i contributi versati e le finestre mobili (cioè i tempi di attesa dal primo pagamento).
In poche parole, si cerca di evitare l’incubo peggiore: ritrovarsi senza stipendio né pensione per un determinato periodo.
Per questo motivo, è fondamentale pianificare correttamente la transizione dal lavoro alla pensione, evitando gli intoppi legati all’erogazione del primo trattamento previdenziale.
Secondo l’attuale normativa, la domanda di pensionamento può essere presentata all'INPS fino a tre mesi prima della data di decorrenza del trattamento. In altre parole, la tempestività nella presentazione della domanda gioca a favore del neo pensionato.
L’INPS stabilisce che la domanda non può essere inviata prima di tre mesi dalla data di decorrenza del trattamento.
Ad esempio, se un lavoratore ha diritto alla pensione dal 1° settembre 2025, potrà inviare la richiesta non prima del 1° giugno 2025. Tuttavia, molto dipende anche dalla tipologia di trattamento per cui si richiede l’accesso.
Esistono misure che prevedono una doppia domanda: una per la verifica del diritto alla pensione e l’altra per la richiesta vera e propria, come nel caso dell’Ape sociale.
Come riportato da investireoggi.it, in alcuni casi, è possibile inviare le due domande contemporaneamente, mentre in altri è necessario presentare prima la domanda di verifica e, solo dopo l'esito positivo, inviare la vera domanda di pensionamento.
In generale, l'INPS impiega circa tre mesi per elaborare la domanda, salvo ritardi. Se la domanda viene presentata troppo vicino alla data di pensionamento, c’è il rischio che il primo pagamento venga posticipato di qualche mese. In questi casi, l'INPS provvede a liquidare anche gli arretrati nel primo pagamento.
Il primo passo da fare è verificare il perfezionamento contributivo, per cui è fondamentale richiedere un estratto contributivo all’INPS con largo anticipo.
Può accadere, infatti, di aver raggiunto il requisito anagrafico, ma non quello contributivo, o che non siano presenti le condizioni per accedere al trattamento.
Una corretta pianificazione del pensionamento garantisce una transizione serena dal lavoro alla pensione.
Nota bene: i numeri di telefono per contattare l’INPS sono:
Per l’accesso alla pensione di vecchiaia, la domanda deve essere presentata almeno due mesi prima del perfezionamento dei requisiti. In questo caso, è necessario aver compiuto almeno 67 anni e aver maturato almeno 20 anni di versamenti contributivi.
Ad esempio, se Mario compie 67 anni il 13 ottobre 2025 e ha raggiunto i 20 anni di contributi, il diritto alla pensione decorre dal 1° novembre, ossia dal primo giorno del mese successivo al compimento dei 67 anni. In questo caso, la domanda di pensionamento deve essere presentata non prima del 1° agosto 2025.
Nota bene: per evitare imprevisti, è fondamentale verificare anche le condizioni di accesso alla misura per cui si presenta la domanda. È sempre utile utilizzare i servizi INPS per pianificare la propria pensione o rivolgersi a CAF o patronati per assistenza.
La pensione anticipata ordinaria prevede l’accesso al trattamento al perfezionamento di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, mentre per le donne il requisito contributivo è ridotto a 41 anni e 10 mesi.
Va però considerata la finestra mobile di tre mesi, che rappresenta il periodo di attesa prima che il trattamento diventi operativo, indipendentemente dal fatto che il lavoratore continui o meno a lavorare.
A differenza della pensione di vecchiaia, per accedere alla pensione anticipata ordinaria non c’è un vincolo anagrafico. È sufficiente aver maturato il requisito contributivo per poter presentare la domanda con largo anticipo.
L’aspetto fondamentale da considerare è che la richiesta deve essere presentata entro tre mesi dalla maturazione dei requisiti.
Anche in questo caso, è importante notare che l'INPS impiega del tempo per elaborare le richieste. Teoricamente, servirebbero tre mesi, ma le tempistiche possono allungarsi a seconda dei casi.
Per maggiori dettagli su quando presentare la propria domanda di pensionamento, si rimanda alla pagina dedicata alla “mia pensione futura” dell'INPS.