Accumulando qualche giorno di ritardo rispetto agli anni passati, è stato finalmente pubblicato il modello definitivo della Certificazione Unica 2025.
I nuovi modelli, sia nella loro versione ordinaria che sintetica, sono disponibili sul sito dell'Agenzia delle entrate, insieme alle istruzioni dettagliate per una corretta compilazione.
La Certificazione Unica 2025 include diverse novità significative. Un’attenzione particolare va alle tempistiche: ci sono tre scadenze nel 2025 da tenere sott’occhio.
I modelli della Certificazione Unica 2025 sono i primi a entrare in vigore: si parte così, in vista della nuova stagione dichiarativa. Il nastro di partenza, come sempre, viene tagliato proprio dalla CU che, anche quest’anno, nella sua veste rinnovata, prevede qualche importante novità.
Dopo la pubblicazione delle bozze dei modelli dichiarativi 730/2025 e 770/2025, il 15 gennaio 2025 è stata pubblicata la versione definitiva la Certificazione Unica ordinaria, della Certificazione Unica sintetica e anche i modelli IVA.
La CU presenta diverse novità. Iniziamo parlando del bonus Natale. Nella Certificazione Unica 2025 viene incluso il "bonus tredicesima", noto anche come bonus Natale. Si tratta di un’indennità che può arrivare fino a 100 euro e che viene riconosciuta per l’anno 2024 ai lavoratori dipendenti che soddisfano specifici requisiti economici e familiari.
La Certificazione Unica 2025 è stata aggiornata con le novità introdotte l'anno scorso riguardanti la disciplina del lavoro sportivo, sia dilettantistico che professionistico, e le modifiche relative ai fringe benefit per i dipendenti.
Inoltre, è stato creato uno specifico campo per riportare il trattamento integrativo speciale destinato ai lavoratori dei settori turistico, ricettivo e termale.
Tra le novità da segnalare, ci sono anche gli aggiornamenti derivanti dalle modifiche alla normativa fiscale e dall’accordo contro le doppie imposizioni con la Svizzera e le disposizioni relative al CIN per gli affitti brevi.
Infine, il modello include l’imposta sostitutiva applicata sui compensi per le prestazioni aggiuntive dei lavoratori del settore sanitario.
Il modello della Certificazione Unica 2025 è composto da tre sezioni:
La Certificazione Unica apre le porte alla stagione dichiarativa. Ogni anno, sono tantissimi i contribuenti tenuti all’adempimento e il documento deve essere presentato da:
Quest’anno, oltre alle novità di cui sopra, ce ne sono altrettante sulle scadenze. Le date da segnare sul calendario sono molte: il modello deve essere inviato all’Agenzia delle entrate entro il 17 marzo 2025, perché il 16 marzo cade di domenica.
Entro il 31 marzo 2025, si devono inviare le certificazioni relative ai redditi di lavoro autonomo che rientrano nell’esercizio di arte o professione abituale. Inoltre, ricordiamo la scadenza del 31 ottobre 2025 per le certificazioni relative solo ai redditi esenti o non dichiarabili.
Si segnala, inoltre, che, a partire dal 2025, cessa l'obbligo di trasmissione della Certificazione Unica per i compensi corrisposti a contribuenti che applicano il regime forfettario.
La Certificazione Unica 2025 è stata finalmente pubblicata con alcune novità significative. I nuovi modelli, ordinario e sintetico, sono disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate, con le istruzioni per la corretta compilazione. Tra le principali modifiche ci sono l'introduzione del bonus Natale da 100 euro per i lavoratori dipendenti, aggiornamenti sul lavoro sportivo (sia dilettantistico che professionistico), e nuove disposizioni sui fringe benefit per i dipendenti. Inoltre, sono previsti cambiamenti relativi ai trattamenti per i lavoratori nei settori turistico e sanitario.
Il modello è composto da tre sezioni: il frontespizio, il quadro CT con i dati dei modelli 730-4, e la Certificazione Unica che contiene i dati fiscali e previdenziali. I soggetti obbligati a presentare la certificazione includono coloro che hanno effettuato ritenute fiscali o versamenti previdenziali, le amministrazioni pubbliche, e altri contribuenti specifici.
Le scadenze importanti sono: il 17 marzo 2025 per l'invio delle certificazioni all'Agenzia delle Entrate, il 31 marzo per i redditi da lavoro autonomo, e il 31 ottobre per gli altri redditi. A partire dal 2025, non è più obbligatorio trasmettere la Certificazione Unica per i contribuenti con regime forfettario.