Per le famiglie, far quadrare i conti è sempre più difficile, e la situazione diventa ancora più complessa per gli anziani non autosufficienti. In un periodo di grandi trasformazioni sociali, non poteva mancare un sostegno economico dedicato agli anziani in condizioni di fragilità: la Prestazione Universale per Anziani Non Autosufficienti.
Si tratta di un beneficio economico, compatibile con altre misure assistenziali come l’indennità di accompagnamento, è pensato per offrire un aiuto concreto.
Secondo l’INPS, la Prestazione Universale è uno strumento introdotto dalla maggioranza politica in via sperimentale, con l’obiettivo di supportare la parte più fragile della popolazione italiana.
In un contesto di rincari e aumento del costo della vita, il sostegno agli anziani non autosufficienti è una priorità.
Tale misura, compatibile con l’indennità di accompagnamento, consente di ricevere un contributo mensile integrativo per affrontare le spese legate all’assistenza.
Oggi, circa l’80% degli anziani non autosufficienti non può permettersi un aiuto domiciliare.
Grazie alla Prestazione Universale, chi si trova in una condizione di fragilità economica può ottenere un supporto destinato a garantire l’assistenza necessaria per svolgere le attività quotidiane.
La misura è rivolta agli anziani con un reddito ISEE fino a 6.000 euro e si integra con le politiche assistenziali già previste, come quelle stabilite dalla Legge 104/1992 (Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). La Prestazione Universale è stata introdotta in via sperimentale nell’ambito delle politiche di welfare e assistenza previste dalla Legge di Bilancio 2025, Art. 6.
L’accesso alla Prestazione Universale per Anziani prevede il rispetto di specifici requisiti, tra cui:
Inoltre, è indispensabile che il richiedente percepisca l’indennità di accompagnamento o abbia diritto ad essa, secondo quanto previsto dalla Legge 18/1980. In assenza di questo requisito, non è possibile accedere alla Prestazione Universale.
Quali sono gli importi del doppio bonus per gli anziani?
Dal 1° gennaio 2025, coloro che soddisfano i requisiti possono richiedere la Prestazione Universale, che si compone di due benefici economici:
L’importo complessivo mensile può arrivare fino a 1.381,76 euro, offrendo un sostegno concreto agli anziani non autosufficienti.
Chi soddisfa i requisiti può presentare domanda all’INPS per richiedere la Prestazione Universale. Durante la lavorazione della pratica, l’INPS verifica la conformità dei requisiti e successivamente esegue controlli per la conferma.
L’accesso alla prestazione è regolamentato dalle disposizioni previste dalla Legge 328/2000.
La domanda può essere trasmessa in via telematica tramite i canali dell'INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi a un CAF o a un patronato per ricevere assistenza nella presentazione della richiesta.
È importante prestare attenzione ai requisiti richiesti. Chi non li soddisfa non ha diritto al beneficio. Inoltre, il diritto può decadere in caso di superamento del reddito ISEE di 6.000 euro: in tal caso, la prestazione viene revocata (Legge 183/2011).
Un'altra causa di perdita del beneficio può essere il mancato utilizzo per scopi assistenziali: se il contributo non viene utilizzato per garantire assistenza domiciliare, l’INPS può sospendere il beneficio.
La tutela degli anziani passa attraverso un uso responsabile di questa prestazione, pensata per migliorare la qualità della vita dei beneficiari.
In conclusione, la Prestazione Universale per Anziani Non Autosufficienti è un aiuto economico rivolto agli anziani fragili con reddito ISEE sotto i 6.000 euro. Compatibile con l'indennità di accompagnamento, fornisce un contributo mensile fino a 1.381,76 euro per coprire i costi dell'assistenza domiciliare. La domanda si presenta all'INPS.