26 Jan, 2025 - 14:26

Zverev tra la sconfitta con Sinner e il peso di una denuncia dell’ex fidanzata

Zverev tra la sconfitta con Sinner e il peso di una denuncia dell’ex fidanzata

Zverev è uno dei più forti tennisti attualmente in circolazione, a 27 anni ha ancora una lunga carriera davanti, però, a disturbare il campione tedesco, è una vita tormentata fuori dai campi da tennis per colpa di un'ex fidanzata. 

Zverev: tra la sconfitta con Sinner e le accuse dell’ex fidanzata

È fresca la sconfitta di Zverev contro Sinner nella finale degli Australian Open. La vittoria di Melbourne avrebbe sicuramente potuto strappare un sorriso al tennista tedesco che fuori dal campo non sta vivendo un momento sereno.
Spesso, durante il match contro Sinner, le telecamere si sono focalizzate su Sophia Thomalla, attuale fidanzata di Zverev e ex di Karius, ex portiere del Liverpool e attuale compagno di Diletta Leotta.

Zverev è con l'attrice tedesca dal 2021, nonostante si conoscessero già da quattro anni, ma nei mesi scorsi, tra ottobre e novembre, un’ex fidanzata del tennista, Olga Sharypova, ha raccontato di aver subito violenze domestiche: testa sbattuta contro il muro e un tentativo di soffocamento.

Non è la sola, pochi giorni prima un’altra ex del tedesco, Brenda Patea, aveva annunciato di essere incinta e di voler crescere il figlio da sola. I due hanno già una bambina di nome Mayba. Zverev ha riconosciuto la paternità di questo secondo figlio ma, tramite un post su Instagram, ha negato le accuse. Il tedesco, per scelta, non ha voluto rispondere quasi mai a domande a riguardo, scegliendo quasi o del tutto la via del silenzio.

Abbiamo visto nel post partita contro Sinner, nel momento della cerimonia di premiazione gli occhi pieni di lacrime di Zverev. Dovuti forse sia alla consapevolezza di essere stato veramente vicino a vincere il primo Slam della carriera ma anche per un successo che forse avrebbe anche portato un po' di serenità fuori dal campo di gioco.

Alexander “Sasha” Zverev: da predestinato a eterno incompiuto

Non è un accanirsi contro il tennista tedesco, ci teniamo a precisare. Anzi, è un volere supportare lo sconfitto e spingerlo a tornare alla vittoria presto. Come ne “La Casa di carta” quando il Professore dice: “Vedete, istintivamente l'essere umano sempre prende le parti dei più deboli, dei perdenti”, prendendo come esempio una partita di calcio dei Mondiali tra Brasile e Camerun.

Di Zverev ne sentiamo parlare ormai da tantissimi anni come uno di quella della seconda generazione (dopo Federer, Nadal e Djokovic) che avrebbe potuto arrivare in cima. Tedesco classe 1997, è considerato uno dei migliori tennisti in circolazione. Numero 2 al mondo, alle spalle del solo Jannik Sinner. Proprio contro l’azzurro avrebbe potuto mettere le mani sul primo Slam della carriera.

 

Tutto è partito addirittura nel 2020 quando Zverev agli US Open perde la sua prima finale Slam contro Thiem (servendo anche per il match). Nel 2022 ha l’occasione di diventare numero 1 al mondo ma durante la semifinale del Roland Garros si fa male ai legamenti della caviglia, è costretto addirittura a operarsi e resta fermo per molto tempo, uscendo anche dalla top 20. Nel 2024 sempre al Roland Garros stava vincendo 2 a 1 contro Carlos Alcaraz, ma ha perso al 5° set.

Agli Australian Open 2025 sembrava che la fortuna gli stava ridando quello che nei scorsi anni gli aveva tolto. Fa un cammino perfetto e in semifinale non deve nemmeno impegnarsi troppo per superare il turno e battere Djokovic, con il serbo per infortunio decide di ritirarsi. Zverev, in finale contro Sinner, ha dato tutto, e la delusione a fine partita è stata evidente, con l'azzurro, dal gran cuore, che è andato ad abbracciare il tedesco per consolarlo.

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Lorenzo Petrucci
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