09 Feb, 2025 - 09:40

Eleonora Guidi brutalmente uccisa dal compagno, lui tenta il suicidio: in casa il figlio di 2 anni

Eleonora Guidi brutalmente uccisa dal compagno, lui tenta il suicidio: in casa il figlio di 2 anni

Una donna di 34 anni morta per mano del suo compagno, un bimbo di meno di due anni costretto a crescere senza madre. L'ennesimo femminicidio si è consumato oggi, 8 febbraio 2025, a Rufina, in provincia di Firenze. Eleonora Guidi è stata accoltellata a morte da Lorenzo Innocenti, che poi si è buttato dalla finestra. L'uomo versa ora in gravi condizioni.

Orrore su orrore: il piccolo figlio della coppia era in casa al momento della tragedia.

Femminicidio a Rufina: chi era Eleonora Guidi, uccisa da Lorenzo Innocenti

Eleonora Guidi lavorava in un'azienda di energie rinnovabili. Ex pallavolista dilettante, era nata a Montebonello, frazione di Pontassieve. Da meno di due anni era diventata mamma e conviveva a Rufina insieme al compagno Lorenzo Innocenti, 37 anni, di professione architetto. Lui è molto conosciuto in paese.

I due abitavano nella stessa palazzina in cui risiede anche la famiglia di lui, proprietaria di diversi immobili. Chi conosceva Eleonora la descrive come una donna "estroversa, buona, sempre sorridente".

Intorno alle 7 di questa mattina i soccorritori, chiamati per un uomo ferito riverso sull'asfalto, si sono trovati di fronte a una scena raccapricciante. 

All'interno del suo appartamento c'era la compagna, ormai senza vita. In casa anche il piccolissimo figlio della coppia, nato a luglio 2023.

Lo stabile in cui è avvenuta la tragedia

La ricostruzione del caso

Secondo una prima ricostruzione, Innocenti avrebbe accoltellato la compagna più volte, per poi gettarsi dalla finestra dell'abitazione al secondo piano.

L'impatto con il suolo gli ha provocato gravi lesioni. L'uomo è stato trasportato in elisoccorso all'ospedale fiorentino di Careggi, dove è ricoverato in codice rosso. Si trova in rianimazione.

Le indagini, ancora in corso, sono coordinate dalla Procura di Firenze. Sul posto sono intervenuti per i rilievi i carabinieri della sezione scientifica e il pm di turno, Ornella Galeotti.

Il figlio della coppia, che sta bene, è stato affidato alla nonna.

Sotto shock l'intera comunità

Daniele Venturi, sindaco di Rufina, ha pubblicato un post sui social per esprimere vicinanza alla famiglia, incredulo per quanto accaduto.

Stando a quanto riportato dal Corriere Fiorentino, il primo cittadino conosceva sia la donna uccisa che il compagno, ed è sotto shock: all'apparenza erano "persone pacate".

Decine i commenti al post: in molti si dicono "sconvolti" e "scioccati" per quanto accaduto. Secondo quanto emerso finora, nessuno avrebbe potuto immaginare una simile tragedia. I vicini non li avrebbero mai sentiti litigare. Sembravano una coppia affiatata, senza alcuna ombra.

Il pensiero di molti è ora rivolto al bimbo, rimasto orfano di madre e un padre, presunto assassino, che è in gravi condizioni.

Un altro presunto femminicidio è avvenuto anche a Milano: è stato infatti fermato il compagno di Jhoanna Nataly Quintanilla, improvvisamente scomparsa alcuni giorni fa. 

Ipotesi omicidio - suicidio in provincia di Firenze, cosa sappiamo finora

  1. Il femminicidio e il tentato suicidio
    L'8 febbraio 2025, a Rufina (FI), Eleonora Guidi, 34 anni, è stata accoltellata a morte dal compagno Lorenzo Innocenti, che poi si è gettato dalla finestra. L'uomo è in gravi condizioni. Il loro figlio, di meno di due anni, era in casa al momento della tragedia.
  2. Dinamica e indagini
    Secondo la ricostruzione, Innocenti ha accoltellato la compagna più volte prima di lanciarsi dal secondo piano. È stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Careggi. Le indagini sono in corso, coordinate dalla Procura di Firenze. Il figlio della coppia è stato affidato alla nonna.
  3. Shock nella comunità
    Il sindaco di Rufina ha espresso sgomento, affermando che la coppia appariva tranquilla. Nessuno tra amici e vicini avrebbe immaginato una simile tragedia. La comunità è sconvolta, e il pensiero di molti è rivolto al bambino, rimasto senza madre e con un padre in condizioni critiche.

 

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Mariangela Celiberti
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