10 Feb, 2025 - 08:30

Buoni fruttiferi postali 2025: quali sono le offerte più convenienti? Ecco i nuovi rendimenti

Buoni fruttiferi postali 2025: quali sono le offerte più convenienti? Ecco i nuovi rendimenti

I buoni fruttiferi postali fanno ancora parte degli strumenti di risparmio preferiti dai cittadini, anche se non rendono più come un tempo.

Le famiglie, nonostante tutto, continuano a utilizzarli come strumenti di risparmio perché sicuri e affidabili.

Prima di fare un investimento di questo tipo, è bene conoscere tutte le differenze tra i buoni, la loro durata gli interessi, in modo tale da scegliere lo strumento più adatto alle proprie esigenze.

Nell’articolo, partendo da questi aspetti, spiegheremo quali sono i migliori buoni disponibili. Forniremo una guida completa su questi strumenti, parlando anche della prescrizione e della stessa durata.

Quali sono i migliori buoni fruttiferi postali da sottoscrivere nel 2025

I buoni fruttiferi postali hanno una lunga storia alle spalle. L’offerta delle Poste Italiane sui buoni è molto ampia, anche se rispetto al passato non offrono rendimenti altissimi.

Tuttavia, restano uno degli strumenti preferiti delle famiglie, sia per se stessi che per i propri figli.
Nel 2024, i rendimenti dei buoni fruttiferi postali sono stati in lieve calo, e i più alti sono i seguenti, come indicato nella tabella sottostante.

Buono MinoriRendimento annuo lordo fino al 5%
Buono OrdinarioRendimento del 2,00%
Buono 3×4Rendimento lordo a scadenza del 2,00%
Buono Soluzione EreditàRendimento annuo lordo a scadenza 2,00%
Buono Rinnova 4 anniRendimento lordo a scadenza del 1,50%
Buono Rinnova Prima fino a 4 anniRendimento annuo lordo a scadenza dell’1,50%
Buono 4 anni RisparmiosempliceRendimento annuo lordo standard a scadenza 1,50%
Buono 3×2Rendimento lordo a scadenza del 1,25%
Buono 4 anni PlusRendimento lordo 1,25%
Buon indicizzato all’inflazione italianaRendimento lordo fisso annuo 0,60%

Come si calcola il rendimento

Questi strumenti di risparmio fanno parte della famiglia degli investimenti a lungo termine, partendo da un minimo di 4 a un massimo di 20 anni.

Il rendimento non si può sapere con anticipo, è possibile fare una simulazione per capire se, eventualmente, valga la pena investire in un determinato buono.

Un’ottima soluzione è consultare il sito di Cassa Depositi e Prestiti, dove è possibile stimare il rendimento di un investimento selezionando la tipologia, la data di sottoscrizione, l’importo e la data di rimborso.

Qual è la durata dei buoni

La questione della durata è un po' complessa, poiché dobbiamo fare un passo indietro nel tempo. I buoni ordinari emessi fino al 27 dicembre del 2000 appartengono alla Serie Z e hanno una durata di 30 anni. Invece, quelli successivi fanno parte delle A1 e hanno una durata di 20 anni.

Detto ciò, ritorniamo ai buoni trentennali, per i quali gli interessi maturano ogni due mesi fino al 31 dicembre dell’anno solare di scadenza del titolo. Durante i primi 20 anni, i buoni della Serie Z maturano interessi in regime di capitalizzazione composta; mentre, a partire dal 21° anno maturano interessi in regime di capitalizzazione semplice.

Invece, i buoni della Serie A1 cessano di mantenere interessi all’esatta scadenza del ventesimo anno. La capitalizzazione, in questo caso, è composta per tutta la durata del titolo.

Come risparmiare al meglio per i figli

Genitori o nonni pensano sempre al futuro dei propri figli e nipoti e sottoscrivere i buoni fruttiferi può rivelarsi una scelta vincente a lungo termine.

Poste Italiane offre molte soluzioni, ma soprattutto il Buono Minori è il più adeguato a questo scopo. Può essere sottoscritto da qualsiasi persona adulta e non solo dai genitori o dai nonni.

La particolarità del buono è che cresce con i figli: gli interessi maturano dal momento della sottoscrizione fino al 18° anno d’età, con un rendimento fisso del 5% e una tassazione agevolata del 12,50%.

Come risparmiare per il proprio futuro

I buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio personali, ma anche per i propri cari. Vengono utilizzati soprattutto per garantire una rendita ai propri figli e, nel tempo, sono stati sviluppati diversi strumenti interessanti.

D’altra parte, sono utilizzanti anche per chi vuole investire, per se stesso, i propri risparmi nel lungo periodo. Si tratta degli strumenti più adatti a proteggere il capitale o mettere via un tesoretto per la vecchiaia.

Si pensi al buono ordinario della durata di 20 anni: può essere visto come una sorta di pensione integrativa.

Il buono può essere rimborsato in qualsiasi momento, purché non superi il termine di prescrizione (dieci anni dalla scadenza). È possibile sottoscrivere il buono anche online, se si è titolari di un Libretto Smart o di un conto BancoPosta, abilitati ai servizi telematici.

Domande frequenti

Concludiamo, passando in rassegna le domande frequenti sui buoni fruttiferi postali.

Qual è il buono postale fruttifero che rende di più?

Il BFP 3,50%, con una scadenza massima di 3 anni e un rendimento altamente competitivo, è uno dei buoni più convenienti.

Conviene fare buoni in Posta?

Sì, se si ha intenzione di investire a lungo termine.

Cosa succede ai buoni postali in caso di morte?

Se cointestati e recanti clausola “pari facoltà di rimborso”, in caso di morte di uno dei cointestatari, ciascun superstite è legittimato a ottenere il rimborso dell'intera somma portata dal documento.

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