Nel mondo della musica, le superstizioni e le dicerie possono trasformarsi in armi pericolose. Lo sa bene Marco Masini, cantautore di talento e dalla voce graffiante, che nei primi anni 2000 si trovò a dover combattere contro un’assurda etichetta di "portasfortuna". Una voce infondata che si diffuse negli ambienti musicali e televisivi, fino a mettere in serio pericolo la sua carriera.
Nel 2001 Masini annunciò il suo ritiro dalle scene. Non per mancanza di ispirazione o di voglia di cantare, ma a causa di un ostracismo che gli impediva di esibirsi. "Non mi rovineranno la vita come a Mia Martini", dichiarò all’epoca, facendo un parallelo con la triste vicenda della grande artista scomparsa, anch’essa vittima di dicerie ingiuste.
"Non volevo ritirarmi, solo avvisare i miei fan che non era colpa mia se non mi si vedeva più in giro. Le TV non mi volevano ospitare. Quelli della mia casa discografica mi comunicarono: Ci spiace, ma sei un prodotto invendibile" ha raccontato in un’intervista. Una frase che pesa come un macigno, soprattutto per un artista che aveva ottenuto un successo straordinario negli anni ‘90 con brani indimenticabili come T’innamorerai e Vaffanculo.
Ma chi aveva dato il via a questa vergognosa catena? Masini ha indicato "un addetto ai lavori", colpevole di aver alimentato la diceria ogni volta che si faceva il suo nome, accompagnando il tutto con gesti scaramantici. Un atteggiamento meschino che ha avuto conseguenze disastrose, portando molte trasmissioni a rifiutare la sua presenza e costringendo persino la sua etichetta discografica a tagliare i ponti con lui.
Nonostante tutto, Masini non è rimasto solo. "I colleghi, gli amici, per fortuna mi sono rimasti vicini. Eros Ramazzotti è tra quelli che più mi hanno difeso" ha ricordato. Un segno che nel mondo della musica, se da un lato si possono trovare cattiveria e pregiudizi, dall’altro esistono anche rapporti di autentica solidarietà.
Alla domanda se la musica sia un ambiente particolarmente crudele, Masini ha risposto con grande lucidità: "No, è come tutti gli altri. E in ogni campo quel che ti succede dipende anche da te". Con onestà ha ammesso di aver commesso qualche errore nella scrittura o nel modo di socializzare, ma di aver capito, col tempo, l’importanza dell’evoluzione personale. "Non è stato facile, però avevo la certezza che il tempo aggiusta tutto. C'è chi non arriva a fine mese, quelli sono problemi. Io nel complesso mi ritengo molto fortunato".
Dopo quegli anni bui, Marco Masini è riuscito a risollevarsi, tornando a esibirsi e a conquistare il pubblico con la sua musica. La sua storia rimane un esempio di resistenza contro le ingiustizie, dimostrando che il talento e la determinazione possono avere la meglio anche sulle più assurde superstizioni.