La Juventus non esonererà Thiago Motta. Il club bianconero è stato chiaro: il mister italo-brasiliano gode di piena fiducia fino al termine della stagione e non verrà rimosso dall'incarico. Nonostante questo, però, i vertici del club si stanno guardando intorno in vista dell'estate. Qualora Motta dovesse fallire anche l'aggancio al quarto posto il cambio in panchina sarebbe quasi automatico. D'altronde il mister bianconero è già fuori da due dei tre obiettivi stagionali e proverà a salvare il salvabile nei prossimi mesi.
Giuntoli non ha nessuna intenzione di restare a guardare e si sta cautelando con alcuni nomi. Il ds bianconero sa che il futuro porta ancora a Motta ma, nel caso in cui l'operato del tecnico si rivelasse disastroso, sarebbe pronto a cambiare guida tecnica. Una scelta quasi inevitabile per non rischiare di compromettere ulteriormente il rapporto tra tifosi e società, già ai minimi storici. Vediamo allora chi potrebbe essere il prossimo allenatore della Juve analizzando i profili più seguiti.
Sui social è già iniziato il dibattito sul prossimo allenatore bianconero. I tifosi sono stanchi di attendere i risultati di Motta e chiedono a gran voce un sostituto che possa essere all'altezza della Juventus. Tra i nomi che piacciono maggiormente c'è senza dubbio quello di Gian Piero Gasperini, in uscita dall'Atalanta dopo aver portato a termine un ciclo incredibile. Il Gasp ha già allenato le giovanili della Juventus e sarebbe pronto a rimettersi in gioco in una big del nostro campionato.
Difficile che il club, in caso di addio di Motta, scelga un profilo simile. Anche per questo l'opzione De Zerbi sembra difficilmente percorribile. Giuntoli sogna un tecnico di grande spessore in grado di riportare la Juventus in alto anche in Europa. Zinedine Zidane resta il sogno proibito, anche se il francese non ha mai nascosto di voler allenare i bianconeri in futuro.
Come già anticipato, l'avventura tra Motta e la Juventus non è ancora arrivata ai titoli di coda. Nelle prossime settimane il tecnico italo-brasiliano potrà giocarsi le ultime cartucce per restare aggrappato alla panchina bianconera. L'ipotesi permanenza non è del tutto da bocciare ma l'ex Bologna sarà chiamato a dare risposte importanti. La sensazione è che i risultati non basteranno: servirà un cambio di passo dal punto di vista mentale e del gioco.
La Juventus di quest'anno è sembrata spesso demotivata e priva della giusta convinzione. Motta non è mai stato un vero leader e la principale accusa si basa proprio sulle sue qualità comportamentali. Va poi citata l'innegabile regressione tecnica, con la Juve che ha faticato a imporre il suo calcio partita dopo partita.
L'arrivo di Thiago Motta sulla panchina della Juve non ha portato quel cambio di passo che ci si aspettava. L'ex allenatore del Bologna viaggia con una media di 1,72 punti a partita, inferiore rispetto a quella ottenuta da Massimiliano Allegri nell'ultima stagione. Il tecnico livornese chiuse con 1,93 punti a partita, bottino che non gli bastò per evitare l'esonero a metà maggio. I segnali di allarme per Thiago Motta sono molti ma vedremo se riuscirà a salvare la sua panchina e a guadagnarsi la rinconferma per il prossimo anno.