07 Jun, 2025 - 17:45

Manifestazione pro Gaza a Roma, De Luca attacca i leader dell'opposizione: cosa ha detto?

Manifestazione pro Gaza a Roma, De Luca attacca i leader dell'opposizione: cosa ha detto?

Un duro attacco al centrosinistra durante la manifestazione per la Palestina. Nel corso della manifestazione del 7 giugno a Roma in sostegno al popolo palestinese, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha pronunciato parole molto critiche nei confronti dei leader del centrosinistra presenti in piazza. Intervistato sul posto, De Luca ha definito quei politici come “rivoluzionari della domenica”, con un chiaro riferimento alla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, sottolineando così una posizione di forte disapprovazione verso l’attivismo tardivo e poco coerente dimostrato da molti esponenti della sinistra italiana.

De Luca ha puntualizzato che chi oggi si mostra impegnato nella causa palestinese, in realtà, si è “svegliato dal letargo” solo ora, mentre lui stesso, alla guida della Regione Campania, ha da anni espresso solidarietà e organizzato manifestazioni di sostegno contro la guerra e a favore del popolo palestinese. Ha citato in particolare la manifestazione del 2022 a Napoli, oltre ai numerosi interventi pubblici nei suoi consueti appuntamenti settimanali, in cui ha condannato apertamente le azioni militari del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo De Luca, dunque, la politica nazionale è arrivata molto in ritardo rispetto al suo impegno e a quello della Regione Campania.

Un ulteriore punto sottolineato dal presidente campano riguarda la necessità di abbandonare inutili discussioni sul significato di termini come “genocidio” e di affrontare con maggiore determinazione iniziative concrete contro il commercio di armi e contro gli Stati responsabili di crimini internazionali. Durante la manifestazione, infatti, sul gonfalone portato in corteo compariva l’immagine dell’ex premier israeliano Yitzhak Rabin, assassinato per aver cercato una convivenza pacifica tra israeliani e palestinesi, accanto alle foto dei bambini palestinesi uccisi negli ultimi diciotto mesi, simbolo tragico del conflitto in corso.

Le parole di De Luca: la politica italiana troppo in ritardo

De Luca ha ribadito a Roma il suo punto di vista critico, sperando che quella di oggi non resti una manifestazione isolata. Pur riconoscendo la correttezza della mobilitazione, ha lamentato che la politica italiana ha reagito tardivamente alla crisi palestinese, solo dopo decine di migliaia di vittime.

Ha invitato a riflettere su come i leader del centrosinistra si siano attivati solo in questo momento, mentre la Regione Campania ha da tempo denunciato con forza la situazione. Inoltre, De Luca ha espresso preoccupazione anche per la scarsa attenzione riservata dalla politica italiana alla guerra in Ucraina, definendo la sua regione l’unica a battersi concretamente per un cessate il fuoco da ormai tre anni, senza però aver ricevuto risposte politiche all’altezza, se non “sospiri” e parole vuote.

La stoccata in vista delle Regionali

Nel corso dell’intervento, non è mancata una critica più ampia che sembra riflettere anche tensioni interne alla sua stessa area politica. De Luca ha affermato che “la democrazia non è solo il voto ogni quattro anni, ma il rispetto dei valori umani fondamentali”. Le sue parole tradiscono una certa amarezza, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali, e del no alla sua candidatura per un terzo mandato, decisione sancita dalla Corte Costituzionale.

Attualmente, non sono emerse novità in merito a possibili scelte da parte di De Luca simili a quelle di altri presidenti di Regione, come Michele Emiliano in Puglia o Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna, che hanno interrotto i rapporti con Tel Aviv in segno di protesta per le azioni militari israeliane contro i palestinesi.

D’Alema critica il governo

Non solo De Luca ha espresso posizioni nette. Anche l’ex premier Massimo D’Alema, presente alla manifestazione per Gaza a Roma, si è mostrato molto critico verso il governo israeliano, definendo le azioni di Tel Aviv una violazione dei diritti umani. Ha sostenuto che spetta all’Europa interrompere i rapporti diplomatici con Israele, osservando con rammarico che l’Italia è uno degli ultimi Paesi a non aver ancora preso questa posizione.

D’Alema ha poi ricordato che il significato della manifestazione va oltre la semplice unità del centrosinistra, ma ha ribadito l’importanza che il centrosinistra sia unito per vincere le elezioni. Ha evidenziato come, se fosse stata unita, questa coalizione avrebbe potuto vincere le ultime elezioni, dato che Giorgia Meloni ha ottenuto circa un milione e 200 mila voti in meno rispetto all’insieme delle forze oggi all’opposizione.

L’ex presidente del Consiglio ha concluso sottolineando che non si deve ripetere quell’errore, definendo come un vero “crimine” una sconfitta elettorale per la seconda volta dovuta alla divisione interna.

Riassunto finale in tre punti

  • Critiche di De Luca al centrosinistra: Il presidente della Regione Campania ha accusato i leader di centrosinistra di attivismo tardivo e di essere “rivoluzionari della domenica”, ricordando l’impegno costante della sua Regione sulla questione palestinese.
  • Richiesta di iniziative concrete: De Luca ha chiesto un uso più frequente del termine “genocidio” e misure concrete contro il commercio di armi e gli Stati responsabili di crimini internazionali, criticando il ritardo della politica nazionale anche sulla guerra in Ucraina.
  • Appello di D’Alema per l’unità e la rottura con Israele: L’ex premier ha invitato il centrosinistra a restare unito per vincere le elezioni e ha sollecitato l’Italia a interrompere i rapporti con Israele a causa delle violazioni dei diritti umani, sottolineando il peso elettorale della divisione interna.
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