Entra nel vivo la campagna elettorale per le regionali in Toscana. La regione guidata dal governatore del PD, Eugenio Giani è una delle sei regioni italiane in cui si voterà il prossimo autunno per il rinnovo dei consigli regionali, insieme a Campania, Veneto, Puglia, Marche e Valle d'Aosta.
A differenza di quanto accaduto in Campania e Veneto, la Toscana fino a oggi era rimasta fuori da polemiche legate a eventuali candidature, negli ultimi giorni però, la situazione è decisamente mutata e - tanto a destra quanto a sinistra - la scelta dei futuri candidati per la guida della regione sembra essere diventata una strada in salita.
Le ultime settimane hanno visto le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra alle prese con mal di pancia, veti e tensioni. Dopo Campania e Veneto, sta per esplodere anche un caso Toscana? Probabilmente sì.
A complicare la corsa verso la riconferma - data per certa fino a qualche settimana fa - del presidente uscente del Partito Democratico, Eugenio Giani, sono stati gli alleati di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli che hanno lanciato l'ipotesi delle primarie per la scelta del candidato governatore del centrosinistra.
Una proposta che è stata accolta con freddezza dal PD, già alle prese con la grana Vincenzo De Luca in Campania, che sperava di poter chiudere senza troppi psicodrammi la partita in una regione dove il governatore uscente, oltre a essere ricandidabile è anche dato per favorito nei sondaggi.
A riguardo il segretario regionale del partito di Elly Schlein, Emiliano Fossi, ha sottolineato che il Pd non considera le primarie la scelta migliore nel caso della Toscana.
Il governatore uscente - che nei giorni scorsi aveva confermato la sua disponibilità a ricandidarsi chiarendo però che la decisione finale sarebbe spettata ai partiti - avrebbe già dato disponibilità a partecipare a eventuali primarie.
Se Sparta piange, Atene non ride. Anche nel centrodestra la scelta del candidato governatore si sta rivelando più ardua del previsto.
Il primo strappo si è consumato in casa Lega, dove a mettersi di traverso è stato il generale ed eurodeputato Roberto Vannacci. Al Generale non piace la candidata governatrice scelta dal partito e ha minacciato di non sostenerla e di correre con una propria lista nel caso in cui il Carroccio dovesse confermarla.
Si tratta dell'attuale capogruppo in Consiglio regionale Elena Meini. Secondo Vannacci, si tratterebbe di una scelta sbagliata nel merito e nel metodo, e avrebbe chiesto ai vertici del partito di rivedere le loro scelte. Oltre alla candidata della Lega, nel centrodestra circolano anche i nomi di Alessandro Tomasi per FdI e Deborah Bergamini e Marco Stella per Forza Italia.
Sembra, tuttavia, che la Lega abbia deciso di puntare sulla regione Toscana. Non sfugge, infatti, che Matteo Salvini abbia scelto proprio questa regione per il prossimo, blindatissimo, congresso federale della Lega, a Firenze il 5 e 6 Aprile.
La Toscana, infatti, potrebbe essere entrata nel mirino del Carroccio, escluso dalla corsa per la guida della Campania e con il Veneto in bilico per la questione del terzo mandato a Luca Zaia.