Nicola Gratteri è una figura emblematica nella lotta contro la mafia in Italia, noto per il suo impegno instancabile e la sua determinazione nel contrastare le organizzazioni criminali. Nato il 22 luglio 1958 a Gerace, in provincia di Reggio Calabria, Gratteri ha trascorso la sua vita professionale come magistrato, affrontando rischi personali e familiari a causa della sua posizione.
Nicola Gratteri è sposato con Marina, una donna che ha condiviso con lui le sfide della sua carriera. La loro storia d'amore è stata segnata da un episodio drammatico: durante il loro fidanzamento, la casa di Marina fu oggetto di un attentato. Alle 2 di notte, furono sparati colpi contro la sua abitazione, e una voce minacciosa sussurrò: "Hai sposato un uomo morto". Nonostante questo avvertimento sinistro, Marina decise di continuare la relazione, che si consolidò nel tempo.
Recentemente, Gratteri è stato nominato Procuratore della Repubblica di Napoli, ma sua moglie non lo ha seguito nella nuova città. Marina, che insegna matematica a Locri, non aveva chiesto il trasferimento perché non credeva che Gratteri avrebbe ottenuto l'incarico. Questa decisione riflette la realtà della vita di un magistrato sotto scorta, dove la famiglia spesso deve adattarsi a situazioni difficili e separazioni prolungate.
Nicola Gratteri ha anche dei figli, che hanno scelto di lavorare al nord Italia, come ha rivelato lo stesso magistrato:
Questa scelta può essere vista come una conseguenza delle difficoltà legate alla vita sotto scorta e alle minacce che la famiglia ha affrontato nel corso degli anni. Gratteri ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei suoi figli, rivelando che in passato ci sono stati tentativi di sequestrarli. Nonostante queste sfide, i figli sono cresciuti e hanno intrapreso le loro carriere lontano dalle tensioni della Calabria.
Vivere sotto scorta da oltre trent'anni ha reso la vita di Gratteri estremamente complicata. Il magistrato non può godere delle libertà più basilari, come fare una passeggiata da solo o andare in bicicletta. La sua routine quotidiana è costantemente monitorata e protetta da un team di agenti. Questa situazione ha un impatto significativo sul piano psicologico, richiedendo una grande forza interiore per affrontare le limitazioni imposte dalla sua posizione.
Oltre alla sua carriera giudiziaria, Gratteri è noto per il suo impegno sociale e educativo. Il magistrato ritiene fondamentale parlare ai giovani, cercando di essere un punto di riferimento per chi si trova a navigare le complessità dell'adolescenza. Ha criticato la società contemporanea per l'individualismo e l'egoismo, sottolineando la necessità di un dialogo più aperto tra le generazioni. Gratteri ha anche espresso preoccupazione per l'isolamento dei bambini e degli adolescenti, spesso lasciati soli con la tecnologia mentre i genitori si concentrano su se stessi.