Ancora divisione nel Partito Democratico sulla piazza organizzata dal Movimento Cinque Stelle per sabato 5 aprile 2025 a Roma. La manifestazione contro la guerra e il riarmo, promossa dal leader pentastellato Giuseppe Conte, spacca i dem: alcuni esponenti del Pd potrebbero partecipare, ma altri, come la senatrice Simona Malpezzi, preferiscono prendere le distanze dall’evento.
Il deputato del M5S Leonardo Donno ha invece insistito sull'importanza di reagire in maniera diplomatica e senza l'uso della forza. Una posizione in linea con le richieste del Movimento, che critica l’atteggiamento dell’Europa negli ultimi anni e manifesta grande sfiducia nei confronti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’umore è alto in vista della piazza del 5 aprile, e molti hanno confermato la loro presenza.
Non manca qualche commento sul leader di Azione, Carlo Calenda, che lo scorso weekend ha dichiarato che il Movimento Cinque Stelle andrebbe cancellato. Un atteggiamento che, secondo Donno, si commenta da solo. Al momento, Azione si è spostata verso destra, proprio perché in disaccordo con la questione del riarmo. Il centrosinistra, invece, sembra per lo più orientato al "no" rispetto al piano di von der Leyen, mentre Calenda è favorevole.
I dem tentennano e, a due giorni dall’evento, non esiste ancora una risposta univoca alla chiamata del 5 aprile, giorno in cui si terrà la manifestazione contro il riarmo, con partenza da Piazza Vittorio Emanuele II, a Roma. L’evento mira a catalizzare le forze politiche, sociali e civili contrarie al piano di Ursula von der Leyen, al quale M5S e Avs si sono opposti.
Alleanza Verdi Sinistra ha subito confermato la sua presenza alla piazza di sabato prossimo. Resta solo il Pd, diviso anche sulla partecipazione al corteo: alcuni esponenti sembrano intenzionati ad andare, mentre altri non sono convinti e si chiedono perché i pentastellati non abbiano aderito alla piazza del 15 marzo, organizzata dal giornalista di Repubblica, Michele Serra.
Tra gli assenti alla piazza del 5 aprile ci sarà la senatrice del Partito Democratico Simona Malpezzi, che in un’intervista rilasciata oggi condanna i dazi imposti da Donald Trump all'Unione Europea. Dopo aver criticato l’atteggiamento della Lega, la senatrice ha ribadito che non sarà presente alla manifestazione.
#Malpezzi (#PD) sulla piazza del #5AprileRoma: "Sarebbe stato meglio concentrarci tutti il #15marzo, quella era l'occasione". pic.twitter.com/L12pk5Nulq
— Tag24 (@Tag24news) April 3, 2025
Malpezzi dice di non condividere la piattaforma e sostiene che il Movimento Cinque Stelle avrebbe dovuto prendere parte alla manifestazione del 15 marzo, organizzata in Piazza del Popolo dal giornalista di Repubblica, Michele Serra. In quell’occasione, molti esponenti pentastellati avevano giudicato insensato scendere in piazza con chi sostiene il riarmo.
C’è grande fiducia nella piazza del 5 aprile tra i Cinque Stelle, come confermato dal deputato pentastellato Federico Donno. Sono tantissime le realtà civili e sociali che prenderanno parte alla manifestazione di sabato. Si prevede quindi una grande partecipazione a Piazza Vittorio Emanuele dopodomani.
#Donno (#5S): "In tanti hanno aderito alla piazza del #5aprile. #Calenda? Si commenta da solo." pic.twitter.com/94VbOJRA2Z
— Tag24 (@Tag24news) April 3, 2025
Non manca un commento su Carlo Calenda. Il leader di Azione ha dichiarato, durante il congresso del suo partito, che il Movimento Cinque Stelle andrebbe eliminato. Secondo Donno, Calenda si commenta da solo e il suo avvicinamento a Meloni è utile solo ad accaparrare consensi. Nel corso della breve intervista, Donno ha anche sostenuto che la presidente del Consiglio non abbia credibilità internazionale e che la vicenda dei dazi imposti dagli Stati Uniti ne sia la prova.