06 Apr, 2025 - 11:13

L'insulto che Gabriella Carlucci ha dovuto sopportare perché di destra: lo sfogo

L'insulto che Gabriella Carlucci ha dovuto sopportare perché di destra: lo sfogo

Prima di Daniela Santanché, a destra ha camminato su dei tacchi dodici un'altra donna: Gabriella Carlucci, 66 anni, sorella di Milly e Anna. Anche lei, come la sorella maggiore, per anni conduttrice televisiva, oggi, Gabriella è una imprenditrice nel mondo della distribuzione cinematografica. 

Iniziò la carriera televisiva giovanissima, con il mitico Portobello di Enzo Tortora. Poi, tra le trasmissioni che la resero celebre, due Festival di Sanremo e Buona domenica.

In politica, invece, ha fatto il suo percorso con Forza Italia diventandone anche deputata. Tuttavia, non sono state rose e fiori in quel mondo. Oggi l'ha raccontato al Corriere della Sera.

Gabriella Carlucci, l'insulto che ha dovuto sopportare quando faceva politica

Allora, super-Gabry, come la chiamavano all'epoca della tv in quanto, ad un certo punto, si specializzò ad essere un'inviata e una conduttrice pronta ad affrontare prove estreme davanti alle telecamere, dalla camminata sui tizzoni ardenti fino a un tuffo dal quinto piano, ha un ricordo dolce-amaro del suo impegno politico.

Di sicuro, leggendo l'intervista che ha concesso a Giovanna Cavalli del CorSera, Daniela Santanché si sentirà meno sola: capirà di non essere stata la prima donna impegnata in politica ad essere vista con sospetto calzando dei tacchi dodici.

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Io non li ho mai tolti

ha fatto sapere, in ogni caso, Gabriella Carlucci. La quale, ricordando la sua parabola politica, l'ha messa così:

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Berlusconi aveva appena presentato il suo programma politico. Mi chiamò il Corriere per chiedermi cosa ne pensassi. Il giorno dopo, scoprii che ero stata l'unica a parlarne bene, con Vianello e Mike Bongiorno. Allora mi telefonò Silvio chiedendomi di candidarmi. Risposi di no. Però gli promisi che gli avrei dato una mano. Così, fui io a fondare il dipartimento Spettacolo e Cultura all'interno di Forza Italia

Gli insulti all'Onorevole Carlucci

Sta di fatto che il gran salto nelle istituzioni era stato solo rimandato di sette anni: nel 2001, infatti, Gabriella Carlucci fu eletta alla Camera. Ma proprio lì iniziarono i guai. O quantomeno gli insulti, proprio come lamenta oggi la ministra Santanché:

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Ero di destra e portavo i tacchi alti. La cosa più carina che mi dicevano era che ero scema. Invece vinsi contro uno di sinistra fortissimo

I colleghi la snobbavano, le ha chiesto Giovanna Cavalli. E lei:

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Mi vedevano come una marziana. Alcuni, parlando con me, manco mi guardavano negli occhi. Poi però, feci passare proposte con il sostegno di tutto l'arco parlamentare

L'incidente con la Porsche davanti Montecitorio

L'avventura politica di Gabriella Carlucci fu caratterizzata anche da un incidente non propriamente parlamentare, ma che lo stesso infuocò la polemica politica. Prima ancora che Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo dessero alle stampe "La Casta", nel 2001, l'onorevole Carlucci tamponò un bus con la sua Porsche e poi la parcheggiò sul marciapiede davanti alla Camera: apriti cielo

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Fu il bus a tagliarmi la strada trinciandomi la targa davanti. E non ho lasciato l'auto sul marciapiede, ma di traverso, vicino alle sbarre del parcheggio riservato ai parlamentari, che era pieno. Ci sono addetti incaricati di sistemarle se non c'è posto, le chiavi erano dentro

ha testimoniato Gabriella Carlucci ancora oggi ricordando quell'episodio.

L'addio a Berlusconi di "Gabriella Iscariota"

E comunque: Gabriella Carlucci, dieci anni dopo essere diventata per la prima volta onorevole, lasciò Forza Italia. Ma, nel 2011, la decisione le costò un altro insulto: Gabriella Iscariota

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Da tempo ero a disagio nel partito. In Parlamento, votavo le nostre proposte ma poi, a Margherita di Savoia dove ero sindaco, la gente si lamentava con me che non c'era lavoro, che moriva di fame, che non aveva casa. Quelli credevano di colmare il deficit con la lotta all'evasione, figurati! Alla fine, non ce l'ho fatta più. Berlusconi non se la prese. Ma i suoi sì

Sta di fatto che lo strappo dal Cavaliere non le risparmiò un servizio al veleno del Tg Tre come questo

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E insomma: la Santanché, da oggi, può sentirsi meno sola.

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Giovanni Santaniello
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