10 Apr, 2025 - 20:34

Veneto, dopo la sentenza della Consulta è stallo nel centrodestra. Si valutano tutte le candidature

Veneto, dopo la sentenza della Consulta è stallo nel centrodestra. Si valutano tutte le candidature

La sentenza della Consulta sulla Campania chiude definitivamente ogni ipotesi di terzo mandato per i governatori del centrodestra. La decisione della Corte Costituzionale mette infatti una pietra tombale sulle mire leghiste di ricandidatura di Luca Zaia in Veneto alle prossime regionali. E chiude ogni ipotesi di trattativa con gli alleati della maggioranza su questo fronte, dove lo spazio politico, al di la' della sentenza, era comunque residuale vista la contrarieta' di principio al terzo mandato piu' volte espressa da Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Tanti i nomi in pista per prendere il posto di Zaia

"Il terzo mandato non e' piu' all'orizzonte, la sentenza era prevedibile", ha sentenziato il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni, di FdI. Dalla Lega si e' deciso di non 'protestare' troppo contro la sentenza (hanno commentato per lo piu' amministratori locali), forse anche per non alimentare nervosismi interni alla maggioranza in una situazione che viene descritta come di "grande stallo". In realta', nel partito di Via Bellerio si spera ancora di poter conservare il candidato a Palazzo Balbi e i nomi che girano sono quelli del segretario veneto, Alberto Stefani, dell'ex ministra 'zaiana' Erika Stefani, o del sindaco di Treviso, Mario Conte, che oggi si e' detto "a disposizione" se il partito "avra' bisogno". 

Il nodo candidatura sarà sciolto direttamente dai big

Il dossier Veneto finira' quindi sul tavolo dei leader del centrodestra. Il nodo e' legato alla tempistica delle elezioni ma l'apertura del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, sulla possibilita' di far slittare le urne alla primavera del 2026 non e' di facile attuazione, ribadisce una fonte di governo. Ovviamente la partita e' politica, la probabilita' piu' alta e' che si vada alle elezioni in autunno e a quel punto si giocherebbe la contesa nel centrodestra sul nome del candidato. Anche in FdI non si esclude un accordo: potrebbe essere indicata una figura di riferimento della Lega con un'intesa sulla composizione della giunta regionale. Anche se una fonte della formazione di Meloni ribadisce che "un partito che ha il 37% non puo' certamente essere escluso dalla trattativa su chi scende in campo...". Ma ci sono tante variabili, la prima e' legata alla questione della 'lista Zaia' e al numero di consiglieri regionali, attualmente 35, espressi da Via Bellerio. E poi c'e' in ballo il futuro dell'attuale governatore - nelle scorse settimane era stata ventilata l'ipotesi della guida del Coni o della candidatura a sindaco di Venezia - che potrebbe insistere, oltre che sul terzo mandato, anche sull'eventualita' della presentazione di una lista a suo nome.

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