05 May, 2025 - 13:51

La spiegazione del finale di You 5, un epilogo a dir poco imperdibile

La spiegazione del finale di You 5, un epilogo a dir poco imperdibile

La quinta stagione di You ci ha regalato un ritorno alle origini, un Joe molto simile alle prime stagioni, con quelle caratteristiche che ce lo fanno amare e odiare allo stesso tempo

L'epilogo, a mio modesto parere, è davvero spettacolare, come ci avevano promesso registi e produttori, capace di lasciare senza parole anche i fan più affezionati.

Joe Goldberg, dopo un percorso pieno di inganni, ossessioni e verità sconvolgenti, si trova di fronte alla verità  più incredibile. Lui chi è davvero? Scopriamo i dettagli.

Come finisce You 5? SPOILER!

La frase finale di Joe difficilmente la dimenticherò, perché ho amato la serie (un po' meno la quarta stagione) ho amato lui, ho amato il suo modo di guardare e di parlare, il suo modo di empatizzare, ma allo stesso tempo l'ho odiato. Ho odiato il suo modo di risolvere i problemi suoi e delle persone che "ama" con l'omicidio.

La sua ultima frase è: "siamo sicuri che il problema sia io? E se il problema fossi tu?" dice guardando dritto in camera.

A questa domanda ognuno di noi potrà rispondere personalmente. Ma andiamo con ordine.

La tensione raggiunge l'apice nello scontro finale tra Joe Goldberg e Bronte. Dopo un disperato tentativo di Bronte di chiamare la polizia, Joe la intercetta, trascinandoli fuori per una resa dei conti brutale e definitiva.

La violenza esplode quando Joe inizia a strangolarla, ma Bronte riesce a divincolarsi e a gettarsi nel lago vicino, in un ultimo, estremo gesto di sopravvivenza.

Joe non esita a seguirla nelle acque scure del lago, dove sembra riuscire nel suo intento, annegandola. Infatti gli spettatori penseranno che lei sia morta.

Mentre le sirene della polizia si avvicinano, Joe si rende conto di essere ormai braccato, con le spalle al muro. Ma in un colpo di scena mozzafiato, Bronte riemerge dall'acqua, non solo viva, ma armata della pistola di un poliziotto ucciso poco prima da Joe.

Di fronte a lei, quest'ultimo cambia tattica. Non cerca più la fuga, ma la implora di sparargli, di porre fine alla sua esistenza tormentata. Essere chiuso in carcere per sempre non fa per lui.

Bronte, però, gli nega questa "via d'uscita". Con fredda determinazione, gli comunica la sua vera condanna: non la morte, ma una vita intera da trascorrere in isolamento, a fargli compagnia solo il vuoto che lui stesso ha creato. "Vivrai il resto della tua vita da solo," gli dice, negandogli persino la catarsi di una fine violenta per sua mano.

Quando Joe, in un ultimo, rabbioso impeto di disperazione, si scaglia contro di lei, Bronte non vacilla. Spara, colpendolo non per uccidere "dove fa più male", nelle parti intime.

Le autorità arrivano in quel preciso istante, mettendo fine alla lunga e sanguinosa scia di terrore di Joe Goldberg arrestandolo.

Joe finisce in carcere pronto a pagare per tutti gli omicidi commessi

La scena si sposta poi in tribunale. Vediamo Joe, ammanettato, mentre la voce fuori campo di Bronte riassume l'inevitabile conclusione: "Il processo è stato caotico, le prove orribili e la verità innegabile".

Conferma che, dopo la condanna per gli omicidi di Love Quinn e Guinevere Beck, molte altre accuse e condanne si sono accumulate. Il messaggio è chiaro e definitivo: "Joe Goldberg non sarà mai più libero".

È la fine, la fine definitiva.

L'immagine finale della serie ci mostra Joe nella sua nuova realtà: una cella di prigione. Con la testa rasata, finisce di leggere un libro ("Il canto del boia", un titolo quanto mai significativo) prima di sdraiarsi sulla brandina.

La sua ultima, inquietante narrazione interiore rivela la sua percezione della punizione: "Quindi, alla fine, la mia punizione è persino peggiore di quanto immaginassi. La solitudine... Oh mio dio, la solitudine. Nessuna speranza di essere abbracciato. Sapere che questo è per sempre."

Fino all'ultimo, Joe non riesce ad assumersi la piena responsabilità, e dentro di lui tenta di giustificarsi.

E, infatti, quando la guardia gli porta l'ennesima lettera di una fan delirante, lui inizia a pensare:

"È ingiusto addossare tutto questo a me. Non siamo forse tutti semplicemente il prodotto del nostro ambiente? Le persone ferite feriscono altre persone: io non ho mai avuto una possibilità. E se il problema non fossi io? E se il problema fossi tu?"

La sua vera prigione, più ancora delle sbarre, è l'eterna solitudine e l'incapacità di sfuggire a se stesso.

Ho letto critiche feroci contro questa stagione. Onestamente non le capisco. Per me è stato un ritorno alle origini, un Joe che si ossessiona, che si innamora, pronto a uccidere. Ho amato il finale e l'ho trovato giusto oltre che spettacolare. 

Addio Joe. 

 

LEGGI ANCHE