Il senatore della Lega Claudio Borghi attacca di nuovo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, scatenando le polemiche alla vigilia delle celebrazioni del 1 maggio.
A finire nel mirino questa volta sono le dichiarazioni rilasciate ieri da Mattarella sulla questione stipendi durante la sua visita alla Bsp Pharmaceuticals di Latina. Il Capo dello Stato ha definito i salari dei lavoratori italiani ‘insufficienti’ con una critica implicita alle politiche salariali del Governo.
Dichiarazioni che sembrano non essere state accolte con favore a Palazzo Chigi e nel centrodestra. Il senatore della Lega, Claudio Borghi, ha commentato le parole di Mattarella sui suoi canali social polemizzando sugli stipendi dei dipendenti del Quirinale.
Non è la prima volta che l’esponente del Carroccio critica apertamente il Presidente della Repubblica. L’ultima volta era accaduto in occasione delle celebrazioni del 2 giugno 2024.
Ecco come Claudio Borghi ha commentato l’allarme di Mattarella sulla questione salariale in Italia.
A finire nel mirino del senatore della Lega, Claudio Borghi, sono state alcune dichiarazioni rilasciate ieri – martedì 29 aprile 2025 – dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sugli stipendi degli italiani.
In visita presso la Bsp Pharmaceuticals di Latina, il Capo dello Stato, è intervenuto sulla problematica del lavoro in Italia e – alla vigilia della Festa dei Lavoratori – si è soffermato anche sulla questione salariale. La questione delle questioni, seconda per urgenza solo alla terribile emergenza delle morti sul lavoro, anch’esse al centro dell’intervento del Presidente.
Mattarella ha ribadito come l’inadeguatezza dei salari dei lavoratori italiani sia una questione da affrontare con urgenza.
ha rilevato il Capo dello Stato che ha sferzato il Governo aggiungendo:
Il pensiero di Mattarella è andato alle tante famiglie che “non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia. Incidono anche sul preoccupante calo demografico, perché i giovani incontrano difficoltà a progettare con solidità il proprio futuro.”
Parole che devono essere suonate come una critica a Palazzo Chigi e un monito a intervenire per risolvere la “grande questione” salariale.
Le parole di Sergio Mattarella sono state commentate dal senatore della Lega Claudio Borghi, che ha replicato con un post polemico al monito del Capo dello Stato a intervenire sulla questione dell’inadeguatezza degli stipendi italiani che sono fermi ai livelli del 2008 e tra i più bassi dell’area Ocse.
Un post polemico che non sta mancando di suscitare reazioni.
Sarebbe interessante un bell'atto di trasparenza con la pubblicazione di quanti sono e quanto guadagnano quelli che lavorano per la comodità del Pres. Mattarella (ultimo dato noto 1.636 persone, poi occultato) pic.twitter.com/w5li23DXrB
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) April 29, 2025
Il senatore Borghi interviene sulla questione stipendi rilanciando una polemica sui costi del personale in servizio al Quirinale, chiedendo provocatoriamente di conoscere il numero dei dipendenti e l’ammontare degli stipendi.
Il segretario di +Europa, Riccardo Magi - a margine di una conferenza stampa sul Decreto Sicurezza oggi alla Camera dei Deputati - ha difeso il Presidente Sergio Mattarella commentando così le parole di Borghi ai microfoni dell'inviato di Tag24.it, Lorenzo Brancati:
#Stipendi, Borghi attacca Mattarella e Magi difende il Presidente: "Borghi è garanzia di polemica sterile e anche garanzia di non essere in grado di inquadrare i temi e gli argomenti in una maniera seria."#Mattarella #Borghi #Magi #1maggio #Presidente pic.twitter.com/dXi63LTK3Z
— Tag24 (@Tag24news) April 30, 2025
La questione stipendi, tuttavia, non dovrebbe essere all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri in programma oggi, vigilia della Festa dei Lavoratori, come confermato dalla ministra Elisabetta Casellati.
Ha dichiarato Casellati.
Alla vigilia del #1Maggio, la questione stipendi sollevata da #Mattarella resta fuori dal Consiglio dei Ministri. Casellati: “Il governo è sempre attento a tutte le problematiche sul lavoro. Oggi all’ordine del giorno non c’è questo tema".#Governo #Presidente pic.twitter.com/LXiwZ3Zz8I
— Tag24 (@Tag24news) April 30, 2025
Le parole di Sergio Mattarella sembrano essere state accolte con un certo nervosismo all’ombra di Palazzo Chigi, mentre hanno fornito l’assist perfetto alle opposizioni per rilanciare la battaglia sul salario minimo.
La segretaria del Pd, Elly Schlein ha chiesto al governo di calendarizzare in Parlamento la discussione sulla legge di iniziativa popolare.
Ha detto Schlein attaccando la premier Meloni, accusandola di non aver ‘fatto niente’ per risolvere la questione salariale a parte bocciare il salario minimo.