30 Apr, 2025 - 14:55

Zoe Incrocci, chi era e come è morta la nonna di Giorgia Meloni? Il marito e la carriera da attrice

Zoe Incrocci, chi era e come è morta la nonna di Giorgia Meloni? Il marito e la carriera da attrice

Zoe Incrocci è stata una delle figure più poliedriche e amate del panorama artistico italiano del Novecento. Attrice, doppiatrice e voce storica di radio e televisione, la sua carriera si è snodata per quasi settant’anni, attraversando cinema, teatro, piccolo schermo e sala di doppiaggio. Ma negli ultimi anni il suo nome è tornato al centro dell’attenzione anche per un legame familiare: Zoe Incrocci è infatti la nonna paterna di Giorgia Meloni, attuale Presidente del Consiglio dei Ministri. Scopriamo chi era questa grande artista e come è scomparsa.

Zoe Incrocci: causa morte

Zoe Incrocci si è spenta il 6 novembre 2003 nella sua abitazione romana, all’età di 86 anni. La causa della morte è stata naturale, legata all’età avanzata, dopo una vita lunga e intensa trascorsa tra arte, famiglia e passione per il mestiere. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto nel mondo dello spettacolo italiano, dove era stimata per la sua professionalità, la sua ironia e la sua capacità di reinventarsi in ogni ruolo.

Zoe Incrocci: origini e la famiglia

Zoe Incrocci nacque a Brescia il 21 settembre 1917 in una famiglia fortemente legata al mondo dello spettacolo. La madre, Gemma Pasquali, era attrice radiofonica, mentre il padre, Augusto Incrocci, fu attore, amministratore di compagnie teatrali e fondatore della Cooperativa doppiatori cinematografici. Anche il fratello minore, Agenore “Age” Incrocci, sarebbe diventato celebre come sceneggiatore, parte del leggendario duo Age & Scarpelli.

Nel 1937 Zoe sposò il regista e direttore di doppiaggio Nino Meloni. Dalla loro unione nacque Francesco Meloni, padre di Giorgia Meloni. Questo legame familiare, pur non essendo sempre stato al centro della narrazione pubblica, è stato confermato da diverse fonti biografiche e genealogiche.

Chi è Nino Meloni, marito di Zoe Incrocci?

Sposata con Nino Meloni fino alla morte di lui nel 1960, Zoe Incrocci ebbe un unico figlio, Francesco Meloni, che sarebbe diventato il padre di Giorgia Meloni. Questo rende Zoe la nonna paterna della leader politica. Il legame familiare, pur non essendo stato spesso al centro delle cronache, è stato oggetto di interesse soprattutto dopo l’ascesa politica della nipote.

Una carriera tra cinema, teatro, radio e doppiaggio

Zoe Incrocci debuttò giovanissima nel cinema, a soli 17 anni, nel film L’eredità dello zio Buonanima (1934). Negli anni Cinquanta divenne una delle più note caratteriste italiane, recitando accanto a giganti come Totò e Alberto Sordi in pellicole come Totò cerca moglie (1950), Il padrone del vapore (1951), Noi siamo le colonne (1956), Colpo gobbo all’italiana (1962) e Brutti, sporchi e cattivi (1976) di Ettore Scola.

In televisione fu protagonista di sceneggiati cult come Il giornalino di Gian Burrasca (1964), David Copperfield (1965), Le avventure di Pinocchio (1972), Casa Cecilia (anni Ottanta), Il maresciallo Rocca (1998) e Don Matteo (1999). Il suo talento si espresse anche in teatro e soprattutto nel doppiaggio: la sua voce inconfondibile diede vita a personaggi iconici come Prissy in Via col vento (1939), Jean Hagen in Cantando sotto la pioggia (1952), Marilyn Monroe in Eva contro Eva (1950), l’elefantessa Prissy in Dumbo e Nonna Salice in Pocahontas e Pocahontas II.

Nel 1991, grazie all’interpretazione di Elvira nel film Verso sera di Francesca Archibugi, vinse sia il David di Donatello sia il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista, a coronamento di una carriera ricca di successi e riconoscimenti.

L’eredità artistica e familiare

Oltre ai successi professionali, Zoe Incrocci ha lasciato un’eredità importante anche dal punto di vista familiare. La sua storia attraversa quasi un secolo di cultura italiana, dal teatro di Petrolini ai set cinematografici degli anni d’oro, fino alle fiction televisive degli anni Duemila. La sua figura è oggi ricordata non solo per la sua arte, ma anche per il legame con Giorgia Meloni, che ha spesso sottolineato l’importanza delle sue radici familiari e il valore della memoria.

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