Anna Paratore è una figura che, pur restando spesso nell’ombra rispetto alla notorietà della figlia Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha saputo costruirsi una vita ricca di passioni, resilienza e autenticità. Dalla sua attività nei mercatini con le candele artigianali al tifo sfegatato per la Lazio, passando per una carriera da autrice di romanzi rosa, la storia di Anna Paratore è quella di una donna che ha saputo reinventarsi più volte, sempre restando fedele a sé stessa.
Anna Paratore, oggi 73enne, vive da sempre nel quartiere Garbatella di Roma, un luogo che ha segnato profondamente la sua vita e quella delle sue figlie, Giorgia e Arianna. Diplomata in ragioneria, ha iniziato la sua carriera lavorando come segretaria nello studio di famiglia. Tuttavia, la separazione dal marito l’ha costretta a rimboccarsi le maniche e a trovare nuove strade per mantenere la famiglia, affrontando anche momenti difficili, come la mancanza di elettricità e le docce fredde.
Il marito di Anna Paratore è stato Francesco Meloni, padre di Giorgia e Arianna Meloni. Dopo la separazione da Meloni, Anna Paratore ha avuto una relazione significativa con Raffaele Matano, che è stato suo compagno di vita per un periodo e anche socio in alcune attività imprenditoriali.
Francesco Meloni, nato nel 1941 e scomparso nel 2012, era il padre biologico delle due figlie di Anna Paratore, ma la loro relazione si è conclusa molti anni fa, lasciando Anna a crescere le figlie da sola. In seguito, la figura maschile più presente nella vita di Anna Paratore è stata appunto Raffaele Matano, che però non risulta essere stato suo marito ufficiale, ma piuttosto un compagno e partner professionale.
La necessità di sostenere le figlie la spinse a cercare nuove soluzioni. Fu così che, ritrovando una vecchia macchina da scrivere, Anna Paratore iniziò a scrivere romanzi rosa. Tra gli anni ’80 e ’90, sotto lo pseudonimo di Josie Bell, pubblicò oltre un centinaio di romanzi di genere harmony, diventando una prolifica autrice di storie d’amore. Questo lavoro, svolto spesso nell’anonimato, le permise di garantire una certa stabilità economica alla famiglia.
Negli ultimi anni, però, Anna Paratore si è dedicata a un’altra passione: la creazione di candele artigianali. Nel suo laboratorio casalingo a Garbatella, realizza candele e ghirlande natalizie che vende nei mercatini del Lazio, in particolare a Gaeta e Sora. Le sue candele, fatte a mano e spesso profumate, hanno prezzi che variano dai 10 ai 35 euro, mentre i centrotavola più elaborati possono arrivare a 45 euro. Questo hobby, diventato ormai un vero e proprio lavoro, le permette di mantenere un contatto diretto con la gente e di vivere le festività in modo speciale, circondata dall’affetto di amici e clienti.
Per Anna Paratore, il Natale è una festa fondamentale, un momento in cui la famiglia si riunisce nonostante gli impegni istituzionali di Giorgia e Arianna. "Lo trascorreremo insieme, come sempre. Dipende molto dagli impegni di Giorgia, è lei la più indaffarata", racconta Anna. Di solito, la Vigilia e il pranzo di Natale si alternano tra le case delle due figlie. Giorgia, se può, vorrebbe cucinare, ma spesso è Arianna a prendere le redini della situazione, soprattutto quando la sorella è troppo sotto pressione.
Anna descrive Giorgia da adolescente come una ragazza introversa, "chiusa in camera sua a leggere, quasi asociale", molto diversa dalla sorella Arianna, più espansiva e sempre circondata dagli amici. La madre ricorda con affetto il momento in cui Giorgia decise di iscriversi al Fronte della Gioventù: "Ne sono stata felice. Se si fosse iscritta alla Federazione comunista, non avrei esultato, ma non mi sarei opposta, pur di vederla uscire un po’ di casa!".
Nonostante il ruolo pubblico di Giorgia, Anna continua a vivere la sua vita con discrezione e autonomia. "Lei è la premier, ma io continuo a fare la mamma", sottolinea con orgoglio.
Un aspetto meno noto ma molto caratteristico di Anna Paratore è la sua grande passione per la Lazio. Tifosa biancoceleste da sempre, Anna non perde occasione per andare allo stadio, spesso in compagnia delle nipoti, soprattutto quando la squadra gioca in casa. La sua fede calcistica, però, non è stata ereditata dalle figlie: sia Giorgia che Arianna sono tifose della Roma, come loro stesse hanno raccontato in diverse occasioni. Nonostante questo, Anna ha trovato nelle nipoti delle nuove compagne di tifo, grazie anche all’influenza del ministro Lollobrigida, ex compagno di Arianna e tifoso laziale.
Durante una partita di Europa League della Lazio, Anna è stata intercettata fuori dallo Stadio Olimpico con la sciarpa azzurra, pronta a sostenere la sua squadra anche nei momenti più difficili. La sua presenza sugli spalti, tra cori e speranze, è la testimonianza di una passione autentica che attraversa le generazioni, anche se con colori diversi.