Arriva sempre per ultimo alle congregazioni generali che stanno preparando il conclave, eppure è abituato a correre. Jean-Paul Vesco, il cardinale francese arcivescovo di Algeri, è un domenicano. Per questo, prima di prendere possesso della stanza che gli sarà riservata da mercoledì 7 maggio a Santa Marta, all'interno del Vaticano, in questi primi giorni romani, sta alloggiando a Santa Sabina, sul colle Aventino, dove c'è il quartier generale del suo ordine, ma che dista un bel po' dalle mura leonine, tanto che San Pietro appare vicino solo dal mitico buco della serratura.
Lui, però, copre tutta la distanza a piedi, per non perdere l'allenamento. Ha 63 anni, ma un passato importante da maratoneta. E ancora oggi ama fare jogging.
Inevitabilmente, però, in questi giorni, viene sempre fermato da qualcuno lungo il percorso: per questo, dice di fare tardi alle congregazioni.
Sta di fatto che il suo è uno dei nomi, sebbene non in primissima linea ma tra gli outsider, che alla fine potrebbe vestire di bianco. Soprattutto se il conclave deciderà per un nuovo corso della Chiesa, non in piena continuità con l'opera di Papa Francesco.
Jean-Paul Vesco è nato a Lione il 10 marzo 1962. Entrò a far parte dei domenicani nel 1996 e fu ordinato sacerdote nel 2001. Dopo gli studi all'Ècole biblique di Gerusalemme, si trasferì in Algeria dove seppe rifondare la presenza domenicana sei anni dopo l'assassinio di monsignor Pierre Claverie.
Il suo hobby preferito, in ogni caso, è stato sempre quello di correre. Tant'è che oggi, a Iacopo Scaramuzzi de La Repubblica che l'ha intervistato, ha confidato:
Il vaticanista del giornale diretto da Mario Orfeo, poi, gli ha chiesto se nel prossimo futuro, la Chiesa accelererà, rallenterà o si fermerà. E ha preteso una risposta da maratoneta:
Sta di fatto che il cardinale-maratoneta non fa mistero di immaginare un Pontefice in discontinuità con il magistero di Papa Bergoglio. Alla domanda che tipo di Papa avremo? ha risposto così:
In ogni caso, anche il cardinale Vesco si unisce al coro di chi preannuncia un conclave-lampo, con l'Habemus Papam che con tutta probabilità ci sarà già giovedì 8 maggio:
Tuttavia, secondo Vesco, la Chiesa non si spaccherà: