03 May, 2025 - 15:06

Chi è Luciana Castellina? Il marito, i figli e la carriera politica

Chi è Luciana Castellina? Il marito, i figli e la carriera politica

Luciana Castellina è una delle figure più autorevoli e longeve della sinistra italiana, protagonista del Novecento e del nuovo millennio come politica, giornalista, scrittrice e intellettuale.

Fondatrice de il manifesto, più volte parlamentare e eurodeputata, Castellina ha attraversato decenni di storia italiana e internazionale, lasciando un segno profondo nei movimenti politici, culturali e sociali del Paese.

Luciana Castellina: età e origini

Luciana Castellina nasce a Roma il 9 agosto 1929, figlia unica di Gino Castellina, rappresentante di commercio milanese, e di Lisetta Liebman, ebrea triestina. Cresce in un ambiente borghese e cosmopolita, frequentando il liceo classico Tasso della capitale, dove fu compagna di classe di Anna Maria Mussolini, figlia del Duce.

Dopo la maturità, si laurea in giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma. Nel 1947, appena diciottenne, partecipa al primo Festival della Gioventù a Praga, esperienza che segna il suo ingresso nel Partito Comunista Italiano (PCI), al quale si iscrive nello stesso anno.

Luciana Castellina: marito e figli

La vita privata di Luciana Castellina si intreccia con la storia della sinistra italiana. Nel 1953 sposa Alfredo Reichlin, dirigente comunista e figura di spicco della corrente ingraiana del PCI, con cui rimane legata fino al 1958.

Dal matrimonio nascono due figli, Lucrezia e Pietro, entrambi economisti affermati. Dopo la fine del matrimonio con Reichlin, Castellina ha una relazione con Lucio Magri, altro protagonista della sinistra radicale e co-fondatore de il manifesto, anche se la loro storia sentimentale si conclude prima che Magri rientri nel PCI.

Luciana Castellina è molto legata a Monte Argentario, luogo che frequenta da lungo tempo e che rappresenta per lei un rifugio affettivo e personale.

Carriera

Dopo l’ingresso nel PCI, Castellina si impegna nella Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI), diventando direttrice del settimanale Nuova Generazione fino al 1962. Lavora brevemente al quotidiano Il Paese e, nel 1963, entra nella sezione femminile del PCI diretta da Nilde Iotti.

La sua militanza si distingue per l’attenzione ai temi sociali e per la partecipazione attiva alle manifestazioni di protesta, che le costano anche diversi arresti, tra cui quello del 1948 durante le proteste per l’attentato a Palmiro Togliatti e quello del 1963 in seguito a una manifestazione degli edili romani.

Nel 1970, dopo essere stata emarginata dalla corrente ingraiana e radiata dal PCI per le sue posizioni critiche, Castellina partecipa alla fondazione della rivista il manifesto, che diventerà poi quotidiano e movimento politico. Il gruppo de il manifesto si unisce nel 1974 all’ala sinistra del PSIUP, dando vita al Partito di Unità Proletaria per il Comunismo (PdUP).

Castellina viene eletta nel 1975 al Consiglio regionale del Lazio e, l’anno successivo, alla Camera dei Deputati, dove sarà anche capogruppo del PdUP. Nel 1979 opta per il Parlamento Europeo, dove resterà per vent’anni, ricoprendo ruoli di rilievo come vicepresidente della Delegazione per l’America centrale e del Sud e presidente della Commissione per la cultura, la gioventù, l’istruzione e i mezzi di informazione. Nel frattempo, partecipa attivamente al movimento pacifista europeo e dirige il settimanale Pace e Guerra.

Negli anni Ottanta e Novanta, Castellina si distingue anche come vicepresidente della Lega per i diritti dei popoli e coordinatrice del movimento European Nuclear Disarmament. Dopo il rientro nel PCI e la successiva adesione a Rifondazione Comunista, dirige il settimanale Liberazione e, nel 1994, torna al Parlamento Europeo con il Movimento dei Comunisti Unitari, fino al 1999.

L’attività culturale e il riconoscimento pubblico

Oltre all’impegno politico, Castellina si dedica alla promozione della cultura: dal 1999 al 2003 presiede l’Agenzia per la promozione del cinema italiano all’estero "Italia Cinema" e partecipa ai consigli di amministrazione di importanti fondazioni culturali.

È autrice di numerosi libri, tra cui La scoperta del mondo, e dal 2014 è presidente onoraria dell’ARCI. Nel 2015 viene proposta come candidata alla Presidenza della Repubblica dal gruppo parlamentare di SEL, ottenendo 37 voti alla prima votazione.

Ancora oggi, Luciana Castellina è attiva nel dibattito pubblico e nei movimenti progressisti, membro della direzione nazionale di Sinistra Italiana dal 2017 e protagonista di conferenze e iniziative civili. La sua storia personale e politica rappresenta un filo rosso che attraversa le trasformazioni della sinistra italiana e europea, testimoniando coerenza, passione e impegno civile.

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