Dario Fabbri è uno dei più noti e discussi analisti geopolitici italiani degli ultimi anni. Volto ricorrente nei talk show e nelle maratone televisive di approfondimento internazionale, soprattutto su La7, è diventato un punto di riferimento per il pubblico che cerca chiavi di lettura sui grandi scenari globali.
Tuttavia, la sua figura è stata recentemente al centro di polemiche riguardo al suo percorso accademico, con un “caso laurea” che ha acceso il dibattito tra addetti ai lavori e opinione pubblica.
Nato a Roma nel 1980, Dario Fabbri si è formato nell’ambiente romano e ha iniziato la sua carriera giornalistica e di analista negli anni Duemila.
Dopo aver frequentato Scienze Politiche presso la Luiss Guido Carli, non ha però completato il percorso di studi, scegliendo di dedicarsi in modo autodidatta alla geopolitica e all’analisi internazionale.
Questa scelta, come lui stesso ha raccontato, è maturata per insoddisfazione rispetto ai programmi universitari, che riteneva troppo distanti dall’approccio empirico e dalla conoscenza diretta dei fenomeni globali che desiderava approfondire.
Il cosiddetto “caso laurea” è esploso nell’estate 2023, quando l’economista Riccardo Puglisi ha sollevato pubblicamente dubbi sulla reale esistenza di una laurea in Scienze Politiche attribuita a Fabbri da alcune biografie online.
Dopo settimane di polemiche e ricerche, Fabbri ha chiarito la sua posizione in un’intervista a Dissipatio e in un servizio de Le Iene: ha effettivamente frequentato Scienze Politiche alla Luiss, ma ha abbandonato all’ultimo anno per dedicarsi completamente allo studio della geopolitica come autodidatta.
Fabbri ha spiegato che il suo percorso personale lo ha portato fuori dall’accademia per sviluppare un pensiero indipendente, più vicino alle sue inclinazioni e al tipo di analisi che voleva condurre.
La vicenda ha suscitato un ampio dibattito sul valore dei titoli accademici rispetto alla competenza effettiva, soprattutto in un campo come quello dell’analisi geopolitica, dove il percorso tradizionale non è sempre garanzia di originalità o profondità di pensiero. Enrico Mentana, suo collega e direttore di Domino, ha difeso Fabbri sottolineando come la sua autorevolezza derivi dai risultati e dalla qualità delle sue analisi più che dal possesso di un titolo formale.
Fabbri ha costruito la sua reputazione attraverso collaborazioni con alcune delle più importanti riviste italiane e internazionali di geopolitica, tra cui Limes, dove è stato consigliere scientifico e coordinatore per l’America per nove anni. Ha scritto anche per Gnosis, Conflits, Italy Daily (supplemento dell’International Herald Tribune), La Stampa, Domani e Il Riformista. Dal 2014 al 2022 ha condotto Radio 3 Mondo, la rassegna della stampa estera di Rai Radio 3, e ha realizzato diversi podcast di successo.
Nel 2022, insieme a Enrico Mentana, ha fondato la rivista mensile di geopolitica Domino, di cui è direttore editoriale, e ha dato vita alla Scuola di Domino, un ente di formazione dedicato alla geopolitica. Fabbri è anche docente presso la Scuola Holden di Torino e la Scuola di formazione del Dipartimento per le informazioni di Sicurezza della Presidenza del Consiglio.
Della vita privata di Dario Fabbri si sa molto poco, sia per sua scelta sia per una precisa volontà di mantenere la sfera personale separata da quella pubblica. Nonostante alcune voci online lo indichino come sposato e padre di figli, il diretto interessato non ha mai confermato né smentito queste indiscrezioni.
È noto che Fabbri si sia sposato nel giugno 2023, come annunciato dal collega Enrico Mentana, ma ulteriori dettagli sulla sua famiglia non sono disponibili. Fabbri vive a Milano per motivi di lavoro e non risulta attivo su Facebook o Instagram, limitando la sua presenza social a Twitter, dove condivide notizie e analisi.