07 May, 2025 - 14:14

Il Conclave durato tre anni, ecco quanto è stato il più lungo della storia

Il Conclave durato tre anni, ecco quanto è stato il più lungo della storia

Il conclave è uno degli eventi più solenni e misteriosi della Chiesa cattolica, il momento in cui i cardinali si riuniscono per eleggere il nuovo Papa. Se oggi siamo abituati a conclavi che si risolvono in pochi giorni, la storia ci racconta di un’elezione papale che durò ben quasi tre anni: il conclave di Viterbo (1268-1271), il più lungo mai registrato. Un episodio che non solo segnò la storia della Chiesa, ma cambiò per sempre le regole dell’elezione del Pontefice.

Il contesto: una Chiesa divisa e senza guida

Tutto ebbe inizio il 29 novembre 1268, giorno della morte di Papa Clemente IV. In quel periodo, la Chiesa era attraversata da profonde divisioni politiche e nazionali. I diciannove cardinali chiamati a eleggere il nuovo Papa erano spaccati in due grandi fazioni: da una parte la Pars Caroli, filofrancese e guelfa, dall’altra la Pars Imperii, vicina all’Impero e ai ghibellini. A queste si aggiungevano rivalità personali e familiari, che resero quasi impossibile trovare un candidato condiviso.

La regola imponeva che l’elezione avvenisse con una maggioranza di due terzi, ma dopo mesi di votazioni nessun nome riusciva a raccogliere il consenso necessario. Alcuni candidati, come il priore Filippo Benizi, addirittura rifiutarono la possibile elezione, aggravando lo stallo.

La svolta: i cardinali chiusi “cum clave”

Dopo oltre un anno di votazioni senza esito, la pazienza dei cittadini di Viterbo si esaurì. Il 1° giugno 1270, il podestà Alberto di Montebuono e il capitano del popolo Raniero Gatti decisero di intervenire: chiusero letteralmente i cardinali all’interno del Palazzo dei Papi, annunciando che sarebbero potuti uscire solo dopo aver eletto il nuovo Pontefice. Da qui nasce il termine “conclave”, dal latino cum clave (“chiuso a chiave”).

Le misure restrittive non si fermarono qui. Per aumentare la pressione, le razioni di cibo furono drasticamente ridotte, fino a pane e acqua, e parte del tetto del palazzo fu scoperchiata per rendere la permanenza ancora più scomoda. Queste decisioni, che oggi possono sembrare estreme, erano motivate dalla necessità di sbloccare una situazione che rischiava di lasciare la Chiesa senza guida per un tempo indefinito.

Mille giorni di attesa: il conclave più lungo della storia

Nonostante le condizioni sempre più dure, i cardinali continuarono a non trovare un accordo. Lo stallo proseguì per mesi, mentre la città di Viterbo e il mondo cristiano attendevano la fumata bianca. Solo dopo 33 mesi, pari a 1.006 giorni, il conclave più lungo della storia si concluse il 1° settembre 1271 con l’elezione di Tedaldo Visconti, che prese il nome di Gregorio X.

Gregorio X non era nemmeno presente a Viterbo al momento dell’elezione: si trovava infatti in Terrasanta come legato pontificio e dovette essere raggiunto da una delegazione per accettare la nomina. La sua elezione fu il risultato di una mediazione tra le varie fazioni e dell’intervento di importanti figure politiche dell’epoca, come l’imperatore Rodolfo I d’Asburgo.

Le conseguenze: la nascita delle regole del conclave

L’eccezionale durata di questo conclave ebbe conseguenze profonde. Gregorio X, consapevole dei rischi di lasciare la Chiesa senza guida per tanto tempo, decise di riformare radicalmente le regole dell’elezione papale. Al Concilio di Lione II, nel 1274, promulgò la costituzione apostolica Ubi Periculum, che stabiliva per la prima volta l’obbligo della clausura per i cardinali elettori, la riduzione progressiva del vitto in caso di stallo e altre misure per accelerare il processo decisionale.

Queste norme, pur modificate e perfezionate nei secoli successivi, sono alla base delle regole che ancora oggi disciplinano il conclave. L’obiettivo era duplice: evitare lunghe vacanze della Sede Apostolica e proteggere l’elezione dalle pressioni esterne, politiche e militari.

Un caso unico nella storia

Il conclave di Viterbo rimane un caso unico per durata e per le misure drastiche adottate. Mai più nella storia della Chiesa si è verificata una sede vacante così lunga. Oggi, grazie alle regole introdotte dopo quell’episodio, i conclavi si risolvono generalmente in pochi giorni: basti pensare che l’elezione di Papa Francesco nel 2013 richiese poco più di 24 ore.

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