07 May, 2025 - 16:02

Chi è il cardinale nero papabile? Il favorito tra gli africani secondo i bookmaker

Chi è il cardinale nero papabile? Il favorito tra gli africani secondo i bookmaker

Con il Conclave 2025 entrato nel vivo, cresce l’attenzione su una possibile svolta storica: l’elezione del primo Papa africano e di colore nella storia della Chiesa cattolica. La suggestione del “Papa nero” – espressione che da sempre affascina media e fedeli – oggi trova solide basi anche nelle quote dei principali bookmaker internazionali, che vedono tra i favoriti assoluti un nome su tutti: il cardinale ghanese Peter Turkson.

Chi è il cardinale nero papabile?

Peter Kodwo Appiah Turkson, 76 anni, è uno dei più autorevoli porporati africani e una figura di spicco nel panorama ecclesiastico globale. Nato a Cape Coast, in Ghana, nel 1948, ha studiato in patria e poi a Roma, dove si è formato presso il Pontificio Seminario Romano e la Pontificia Università Gregoriana. Ordinato sacerdote nel 1975, è stato nominato vescovo nel 1992 e cardinale nel 2003 da Giovanni Paolo II.

Turkson ha ricoperto ruoli di grande rilievo in Vaticano: è stato presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e, più recentemente, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. È noto per il suo impegno sui temi della giustizia sociale, della pace, dell’ambiente e del dialogo interreligioso. La sua figura è apprezzata per la capacità di coniugare tradizione e apertura, rappresentando una Chiesa globale e attenta alle sfide contemporanee.

Le quote dei bookmaker: Turkson in ascesa

Secondo le principali piattaforme di scommesse internazionali, Peter Turkson è il cardinale africano con le maggiori probabilità di essere eletto Papa. Le sue quote sono in forte crescita: negli ultimi giorni, secondo Polymarket e William Hill, la probabilità di elezione di Turkson è salita dal 7% al 17%, con quote che oscillano tra 5.00 e 8.00 (vale a dire che una sua elezione pagherebbe tra 5 e 8 volte la posta). Questo lo posiziona subito dietro i due principali favoriti, l’italiano Pietro Parolin e il filippino Luis Antonio Tagle, ma nettamente davanti agli altri cardinali africani.

Il “boom” di scommesse su Turkson riflette sia la sua reputazione internazionale sia la crescente influenza dell’Africa nella Chiesa: oggi i cardinali elettori africani sono 18, contro gli 11 del 2013, segno di un continente in forte crescita demografica e spirituale.

Gli altri papabili africani

Accanto a Turkson, altri cardinali africani sono considerati outsider di rilievo:

  • Fridolin Ambongo Besungu (Repubblica Democratica del Congo): 65 anni, arcivescovo di Kinshasa, quotato tra 13.00 e 20.00, noto per il suo impegno sociale e la sua autorevolezza nel continente africano.
  • Robert Sarah (Guinea): 79 anni, ex prefetto della Congregazione per il Culto Divino, figura di riferimento tra i conservatori, ma con probabilità più basse (quote tra 10.00 e 21.00).
  • Wilfrid Fox Napier (Sudafrica) e altri cardinali africani sono citati tra le possibili sorprese, ma con chance molto inferiori secondo i bookmaker.

Perché Turkson è il favorito tra gli africani?

Peter Turkson è considerato il “cardinale nero papabile” per diversi motivi:

  • Esperienza internazionale: ha lavorato a stretto contatto con tre papi e ha gestito temi globali come la povertà, la pace e il cambiamento climatico.
  • Equilibrio tra tradizione e innovazione: è visto come una figura capace di dialogare sia con le anime più conservatrici sia con quelle progressiste della Chiesa.
  • Rappresentanza geografica: la sua elezione segnerebbe una svolta storica, dando voce a un continente in crescita e rafforzando il carattere universale della Chiesa cattolica.

La suggestione del “Papa nero”

Il termine “Papa nero” ha una doppia valenza: storicamente, indica anche il Superiore Generale dei Gesuiti, ma oggi viene usato soprattutto per ipotizzare l’elezione di un Papa di origine africana o afrodiscendente. Dopo la storica elezione di Papa Francesco, primo pontefice latinoamericano e gesuita, l’ipotesi di un Papa africano appare più concreta che mai, anche se la maggioranza dei cardinali elettori resta europea.

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