07 May, 2025 - 16:48

Papa eletto al primo scrutinio, è mai successo in un Conclave?

Papa eletto al primo scrutinio, è mai successo in un Conclave?

L’elezione del Papa è uno degli eventi più solenni e seguiti al mondo, ricco di tradizione e mistero. Ogni Conclave, riunito nella Cappella Sistina, si apre con la domanda che tutti si pongono: quanto tempo servirà ai cardinali per trovare l’accordo su chi sarà il nuovo Pontefice? Ma è mai accaduto che un Papa sia stato eletto già al primo scrutinio?

Il Papa è mai stato eletto al primo scrutinio?

Nel Conclave moderno, la prima votazione ha quasi sempre una funzione esplorativa. È il momento in cui i cardinali “si contano”, tastano il polso degli orientamenti e delle preferenze, e difficilmente si raggiunge subito il quorum dei due terzi necessario per l’elezione. Non a caso, la tradizione vuole che la prima fumata sia nera, segno che nessun candidato ha ottenuto la maggioranza richiesta. Anche nel Conclave 2025, le attese sono per una prima fumata nera, come accaduto in tutti i conclavi dell’ultimo secolo.

I casi storici: elezione al primo scrutinio

Sebbene la regola dei due terzi sia in vigore dal 1179, e la procedura del Conclave sia stata formalizzata nel 1274, la storia della Chiesa conosce pochissimi casi di elezione al primo scrutinio. Uno degli esempi più noti risale al 1503, quando Giulio II fu eletto Papa in un solo scrutinio, grazie a un consenso preesistente e a un accordo tra i cardinali. Tuttavia, episodi simili sono estremamente rari e appartengono a un’epoca in cui le dinamiche politiche e le dimensioni del collegio cardinalizio erano molto diverse da quelle attuali.

I conclavi più rapidi dell’epoca moderna

Nell’era contemporanea, nessun Papa è stato eletto al primo scrutinio. Il record di elezione più rapida appartiene a Pio XII, scelto nel 1939 dopo soli tre scrutini. Giovanni Paolo I fu eletto nel 1978 dopo quattro votazioni, così come Benedetto XVI nel 2005. Giovanni Paolo II richiese otto scrutini. In tutti questi casi, la prima votazione non è mai stata decisiva, confermando la tendenza a un primo voto interlocutorio e privo di un vero favorito assoluto.

Perché è così difficile un’elezione immediata?

Oggi il collegio dei cardinali elettori è molto più ampio e internazionale rispetto al passato: nel 2025 sono 133 i cardinali chiamati a votare, contro i 64 del 1878. Questo rende più complesso trovare un consenso unanime già al primo tentativo. Inoltre, la segretezza e l’assenza di candidati ufficiali fanno sì che le preferenze emergano solo nel corso delle votazioni, con il primo scrutinio spesso utilizzato per “sondare il terreno”.

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