Anne Applebaum è una delle voci più autorevoli nel panorama internazionale per quanto riguarda la storia dei totalitarismi, la politica europea e l’analisi delle dinamiche della democrazia contemporanea. Giornalista, storica e saggista statunitense naturalizzata polacca, ha saputo coniugare rigore accademico e capacità divulgativa, diventando un punto di riferimento sia nel mondo accademico che in quello dell’informazione.
Anne Elizabeth Applebaum nasce a Washington D.C. il 25 luglio 1964, all’interno di una famiglia ebraica. Oggi ha 60 anni. Suo padre, Harvey M. Applebaum, è stato un avvocato di spicco, mentre la madre, Elizabeth, ha lavorato come coordinatrice di programmi artistici. Le radici familiari affondano nell’Europa orientale: i suoi bisnonni emigrarono negli Stati Uniti dall’attuale Bielorussia, allora sotto l’Impero russo.
Dopo aver frequentato la Sidwell Friends School a Washington, Applebaum si laurea in storia e letteratura a Yale nel 1986, con il massimo dei voti (summa cum laude). Prosegue gli studi alla London School of Economics grazie a una prestigiosa borsa Marshall, conseguendo un master in Relazioni Internazionali nel 1987. Frequenta anche il St Antony’s College di Oxford, perfezionando la sua formazione internazionale.
La carriera di Anne Applebaum si sviluppa tra giornalismo, ricerca storica e divulgazione. Nel 1988 si trasferisce a Varsavia come corrispondente per The Economist, seguendo da vicino i cambiamenti epocali nell’Europa centro-orientale alla fine del dominio sovietico. Ha scritto per testate di primo piano come The Spectator, The Independent, The Washington Post, Slate Magazine, The Daily Telegraph e The Sunday Telegraph, ricoprendo ruoli di rilievo nei comitati editoriali.
Applebaum è anche una firma di riferimento per The Atlantic e Senior Fellow presso il SNF Agora Institute della Johns Hopkins University, dove dirige progetti di ricerca su disinformazione e propaganda. Ha insegnato come Professor of Practice alla London School of Economics, consolidando il suo ruolo di ponte tra ricerca, giornalismo e divulgazione.
Anne Applebaum è autrice di numerosi saggi che hanno segnato la storiografia contemporanea. Il suo libro più celebre, Gulag: A History (2003), dedicato al sistema dei campi di concentramento sovietici, le è valso il Premio Pulitzer per la saggistica nel 2004. Tra le sue opere principali figurano anche Iron Curtain: The Crushing of Eastern Europe 1944–56 (2012), finalista al National Book Award e vincitore del Cundill Prize, e Red Famine: Stalin’s War on Ukraine (2017), dedicato all’Holodomor, vincitore del Lionel Gelber Prize e del Duff Cooper Prize.
Nel 2020 ha pubblicato Twilight of Democracy: The Seductive Lure of Authoritarianism, un saggio che riflette sulla crisi delle democrazie occidentali e sulla tentazione autoritaria. Nel 2024 è uscito Autocracy, Inc.: The Dictators Who Want to Run the World, dedicato ai nuovi autoritarismi globali.
Applebaum ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti internazionali, come il Premio Nonino, il Peace Prize of the German Book Trade (2024) e onorificenze da vari Paesi europei.
Dal 1992 Anne Applebaum è sposata con Radosław Sikorski, politico, giornalista e scrittore polacco di primo piano, attualmente Ministro degli Affari Esteri della Polonia, già presidente del Parlamento polacco e ministro della Difesa. La coppia ha due figli.
Oltre all’attività di storica e giornalista, Anne Applebaum è impegnata nella difesa della democrazia liberale e nella lotta contro la disinformazione. Ha fondato e diretto progetti di ricerca come Democracy Lab e Arena, anticipando i grandi temi del dibattito pubblico contemporaneo su fake news e propaganda digitale. È spesso invitata come opinionista e relatrice a conferenze internazionali, e le sue analisi vengono regolarmente citate nei principali media globali.