Luigi "Gigi" D'Alessio, uno degli artisti più amati del panorama musicale italiano, ha costruito la sua straordinaria carriera vendendo oltre 30 milioni di dischi e diventando un ambasciatore della musica napoletana nel mondo. Dietro il successo del cantautore, però, si cela una storia familiare segnata da profonde sofferenze e perdite. Tra queste, particolarmente significativa è stata quella del padre Francesco. Scopriamo insieme la sua storia.
Francesco D'Alessio rappresentava per Gigi una figura di straordinaria dignità e orgoglio. Uomo di principi solidi e forte senso del dovere, ha cresciuto i suoi tre figli - Maria, Pietro e Gigi - trasmettendo loro valori profondi e un forte senso di indipendenza. Nonostante le difficoltà economiche che lo costrinsero a cercare fortuna lontano da casa, Francesco mantenne sempre un forte legame con la famiglia rimasta a Napoli, nel rione Cavalleggeri d'Aosta, una zona situata tra Bagnoli e Fuorigrotta.
In diverse interviste, Gigi ha raccontato aneddoti commoventi che rivelano il carattere del padre. In un video su Instagram che ha emozionato molti, il cantante ha ricordato:
Gigi ha spiegato come avesse cercato di comprare una macchina nuova al padre, che però rifiutò categoricamente, accettando solo dopo molte insistenze un'Alfa 146 usata con 30.000 km. Alla morte del padre, Gigi trovò sia la macchina che i soldi che gli aveva donato ancora intatti in banca, a testimonianza della grande integrità dell'uomo.
Francesco D'Alessio non ha mai approfittato del successo del figlio, preferendo anzi mantenere la propria indipendenza. Gigi ha raccontato che suo padre comprava personalmente il biglietto per assistere ai suoi concerti negli stadi, e solo dopo lo chiamava per esprimere il suo orgoglio:
Un uomo di grande umiltà, Francesco è riuscito a vivere abbastanza a lungo per conoscere il nipotino Andrea, figlio che Gigi ha avuto con Anna Tatangelo nel 2010.
La vita di Francesco D'Alessio si è conclusa tragicamente a causa di un tumore ai polmoni, la stessa terribile malattia che aveva già portato via la moglie Antonietta Consiglio e che, successivamente, avrebbe colpito anche il figlio Pietro. Una devastante coincidenza che ha profondamente segnato la vita del cantante napoletano, costringendolo ad affrontare perdite dolorose in rapida successione.
In un'intervista rilasciata dopo il concerto di Capodanno del 2015, Gigi D'Alessio ha dichiarato con dolore:
Una confessione straziante che rivela il peso emotivo che l'artista ha dovuto sopportare.
Il dolore per la perdita del padre ha trasformato il cantante in un attivista impegnato nella sensibilizzazione riguardo ai problemi ambientali e sanitari legati alla Terra dei Fuochi.
La storia di Francesco D'Alessio si inserisce nel più ampio contesto dell'emigrazione italiana, un fenomeno che ha caratterizzato profondamente la storia del nostro paese. Come molti italiani del secondo dopoguerra, Francesco fu costretto a cercare fortuna all'estero, spinto dalla necessità di garantire un futuro migliore alla propria famiglia.
La destinazione della sua emigrazione fu il Venezuela, un paese che tra gli anni '40 e '70 del Novecento rappresentava una delle mete preferite per gli emigranti italiani, soprattutto meridionali. In quel periodo, l'Italia stava affrontando una situazione di "disoccupazione di massa" aggravata dal graduale rientro di più di un milione di prigionieri di guerra, e i governi repubblicani si impegnarono, attraverso numerosi accordi con altri paesi, per il rilancio dei flussi emigratori.
Le fonti rivelano che Francesco D'Alessio emigrò in Venezuela "per lavoro e per la necessità di mantenere i figli". Nonostante la distanza, però, "ha sempre tenuto i contatti con casa", rimanendo una presenza costante nella vita della famiglia rimasta a Napoli. Durante la sua assenza, la moglie Antonietta Consiglio si occupò di crescere i tre figli nel rione Cavalleggeri d'Aosta.